Basket

Il derby di Natale lo spacchetta la SAM

In una sfida di livello tecnico non eccelso, ma combattuta fino alla fine, i massagnesi si impongono 67-62 sui Lugano Tigers
© CdT/Chiara Zocchetti
Mattia Meier
19.12.2025 22:21

Il regalo di Natale se lo prende la SAM. È il verdetto del secondo derby stagionale, giocato a Nosedo. Non uno spettacolo tecnico eccelso (30 palle perse complessive), compensato però ampiamente dall’intenso agonismo e da un finale in volata, che ha portato alla vittoria i padroni di casa, ma solo negli ultimi secondi. Successo scaccia crisi, dunque, per il Massagno, che evita di dover passare le feste guardando i cugini dal basso in classifica. I bianconeri salutano il 2025 con un’altra sconfitta, ancora una volta arrivata in extremis, ancora una volta per pochi dettagli. La speranza di coach Valter Montini è ovviamente che il nuovo anno gli riporti King.

A braccetto

La conta degli assenti, per altro pesava anche in casa Spinelli, con Dusan Mladjan squalificato e costretto alla tribuna. Mancanze non evidenti da compensare per entrambe. Forse anche per questo ne è uscito un match dalle percentuali terribili: il 35% per la SAM (6/26 dalla lunga distanza), il 33% per i Tigers (5/32). Il Lugano è però stato più penalizzato, ai sensi del risultato finale, dalla serataccia ai tiri liberi, con un 13/25 da mangiarsi le mani. Il match ha visto le due contendenti andare a braccetto per sostanzialmente tutta la sua durata, scambiandosi più volte i ruoli. È partito meglio il Lugano, più tonico e con le mani meno congelate, praticamente sempre avanti in un primo tempo invece parecchio complicato per i padroni di casa, frustrati, in tutti i sensi, dai falli, che hanno portato il trio americano a quota 3 già nel secondo quarto, e all’espulsione di Hayes 5 secondi prima della seconda sirena per somma di tecnici (due i «flop» fischiati al playmaker statunitense). Una bella gatta da pelare che però, a metà partita, negli spogliatoi, coach Alain Attallah deve aver trasformato in energia positiva, considerando che i suoi, al rientro dalla pausa, sono andati a mangiarsi avversario e campo, trascinati da Farmer, andato a cancellare con 17 punti nel terzo quarto lo 0 (con solo 0/2 dal campo) del primo tempo. E mentre la SAM trovava la sua chiave di volta, dall’altra parte la mancanza di un produttore offensivo regolare e affidabile è tornata a farsi sentire un’altra volta, malgrado la gran serata di Donnelly. Volata fino al +10 all’inizio dell’ultima frazione (61-51 al 32’), come da copione già visto altre volte la Spinelli si è però fermata, e con due soli punti nei successivi 6 minuti ha visto il Lugano rifarsi sotto, fermato solo, tu guarda, da un paio di liberi andati sul ferro anziché sul fondo della retina. Quella che ha invece trovato Karabasic negli ultimi secondi, creando la distanza minima sufficiente per battere i Tigers, ritrovare la vittoria dopo 4 sconfitte consecutive e passare un sereno Natale.

Parola ai coach

Sentimenti ovviamente contrastanti sulle due panchine. Raggiante Alain Attallah: «È una vittoria importantissima, per la classifica e per il morale, ma soprattutto perché arrivata con i giovani in campo. Abbiamo reagito soprattutto mentalmente, altro bel segnale». La prende con filosofia il collega Valter Montini: «Se penso ai tiri liberi mi viene rabbia, potevamo vincerla. Ma è difficile chiedere qualcosa di più ai miei ragazzi, hanno giocato una signora partita».

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