Basket

Manca sempre qualcosa per battere l'Olympic

La SAM Massagno gioca quasi alla pari con i friburghesi, che però sono più compatti - La partita si è decisa nell'ultima frazione
© KEYSTONE/ANTHONY ANEX
Mattia Meier
03.04.2022 22:54

Sale a quattro sconfitte in cinque incroci stagionali (tre in campionato più i due delle coppe) il bilancio della Spinelli contro Friburgo, l’ultima domenica pomeriggio alla Saint Léonard. Di misura, dopo una partita giocata alla pari, in cui è mancato solo il centesimo per fare il franco. Un film già visto però per i ticinesi contro l’Olympic, sempre più compatto nei momenti chiave del match. Quello che evidentemente manca ancora in casa SAM, ad immagine del rimbalzo offensivo concesso dopo lo 0/2 di Mitchell dalla lunetta sul 70-68 burgundo a 15’’ dalla sirena finale. La distanza rimane comunque minima, ieri per non pochi tratti i ticinesi hanno fatto la partita, a dimostrazione di avere tutte le carte per giocarsela, impresa che diventa complicata quando lasci per strada 16 palle perse (6 nel solo terzo quarto). Roba di che mangiarsi le mani, abbastanza però per non disperarsi più del necessario, soprattutto in un pomeriggio iniquo per la classifica come quello di domenica.

Dusan non basta
Non è bastato a coach Gubitosa il rientro di Dusan Mladjan dopo qualche settimana di stop. L’ex nazionale ci ha messo poco a scaldare le mani, girando a metà gara con 19 e 4/6 dalla lunga distanza, prima di venir limitato dai falli, con il quarto arrivato già a metà della terza frazione. Taylor è andato a folate, alternando buone iniziative personali a momenti in cui ha faticato a coinvolgere i compagni, Kovac ha pagato le attenzioni della difesa dei padroni di casa, Nikolic ha confermato il suo momento abulico mentre Marko Mladjan continua a galleggiare tra l’essere croce e delizia, tra buoni momenti offensivi e il solito, ingenuo accapigliarsi con gli arbitri. Anche ieri è piovuto il solito fallo tecnico, qui sanguinoso perché arrivato a tre minuti dalla fine con i suoi rientrati a -6 e in quel momento con l’inerzia dalla loro, oltre all’ingenuo quinto fallo (offensivo) arrivato un minuto dopo con i suoi lanciati in contropiede sul 67-63. Di certo si è fatta sentire l’assenza di Williams, ancora fuori, e del suo solito apporto di materia grigia ed energia, compensati in parte da James e soprattutto Martino, i cui minuti in campo hanno spesso coinciso con i momenti migliori dei ticinesi, più ordinati e «puliti» con il playmaker ticinese in campo, non la prima volta in stagione.

Il film della partita
A partire meglio è la SAM, lanciata dai 9 punti consecutivi di «Dule» (6-11 dopo 4’). Friburgo però reagisce e inizia a far male con l’ex Jankovic. I ticinesi in attacco faticano (3/13 nel quarto), tenuti a galla nei primi dieci minuti dagli abbondanti viaggi in lunetta (8/10). Friburgo comunque non scappa, e a inizio secondo quarto altri 8 punti di Mladjan rimettono la Spinelli avanti (25-29 al 23’). Si prosegue allora all’insegna della parità, con le due compagini a scambiarsi colpo su colpo. Il terzo quarto vede i padroni di casa avanti, con la SAM limitata a soli 10 punti con più palle perse (6) che canestri realizzati (4). Si decide tutto nell’ultima frazione, a metà della quale i burgundi trovano il +9 (66-57). Taylor ricuce, Marko Mladjan dà un calcio al secchio del latte con i due episodi citati e l’Olympic entra nell’ultimo minuto sopra di 7 (70-63). Un lampo di Nikolic e l’ennesima tripla di Dusan Mladjan fanno -2 (70-68), ma sul doppio errore di Mitchell dalla lunetta Jurkovitz si prende il rimbalzo e al giro successivo questa volta Mitchell chiude la contesa.

Nona sconfitta per i Tigers
Nono rovescio consecutivo per i Lugano Tigers, battuti sabato dal Nyon. Gli uomini di Milutin Nikolic hanno concesso ai padroni di casa un vantaggio finale di 23 punti (89-63) nonostante la partita combattuta. Robertson e compagni sono stati sorpresi dall’inizio a spron battuto dei vodesi (8-0) che hanno mantenuto quel distacco sino all’ultimo quarto, prima di pigiare sull’acceleratore facendo restare sul posto i bianconeri e condannandoli ad un’amara sconfitta.