Basket

Massagno ritrova la finale, sarà rivincita con l’Olympic

La squadra di Gubitosa si è fatta trovare pronta e si è aggiudicata per 3-1 la serie con l’Union Neuchâtel - I neocastellani ci hanno provato restando aggrappati a lungo alla partita - Sabato partirà l’ultimo atto a Friburgo
L’americano della SAM Keith Clanton sfugge alla guardia di Arkim Robertson in gara-4 a Neuchâtel. ©Keystone/Laurent Gillieron
Mattia Meier
23.04.2024 22:32

Questa volta non ha tremato la SAM. Nessun calcio al secchio del latte, nessun calo di tensione. Lo immaginava che Neuchâtel non si sarebbe fatto estromettere senza combattere, ed è arrivata preparata. E si è presa vittoria, serie, e finale. Per il secondo anno consecutivo dunque la Spinelli tornerà a giocarsi il titolo, contro l’avversario di sempre. Il preludio è identico ad un anno fa, una semifinale vinta in trasferta alla Riveraine, facendolo con autorità, sapendo però soffrire. I neocastellani ci hanno provato, rimanendo a lungo aggrappati alla partita, mentre Massagno ha saputo aspettare, e questa volta nei minuti finali ha influenzato gli eventi invece di esserne vittima, trovando in ogni momento del match un protagonista diverso.

Fino alla fine

Neuchâtel ha fatto quello che ci si aspettava. Ha iniziato forte, con alti ritmi, cavalcato Ancrum cercando di dare subito una propria impronta al match. Massagno si è però fatta trovare pronta, con Clanton e Marko Mladjan ha risposto presente, prendendosi anche la testa della gara (12-14 al 7’, tutti del duo sopra i punti). Ma una volta lasciato sfogare l’avversario, ha faticato a trovare continuità per provare a scappare via. Si è appoggiata alle capaci mani di Marko Mladjan, un primo tempo da trascinatore con 16 punti (6/11), ma ha alternato buoni momenti a pause, e così si è sempre trovata l’Union alle calcagna, tra un rimbalzo offensivo concesso, una palla persa (8 nella prima metà) e ancora Ancrum gran mattatore, questa volta senza contromisure efficaci da parte ticinese (12 punti nella frazione, 19 alla pausa). Musica che non è cambiata nemmeno nella ripresa, quando Clanton si è fatto colosso mettendo a referto i primi 6 punti per i suoi (10 totali per lui nel quarto) . I padroni di casa sono rimasti sempre lì, a questo giro grazie al blocco svizzero, Schommer su tutti, croce e delizia con 6 punti seguiti dall’uscita per 5 falli, e le folate di Maquiesse e Salman. E allora la Spinelli ha dovuto aspettare di intravedere il nastro del traguardo finale per scrollarsi di dosso l’avversario e respingere gli ultimi assalti di Ancrum, ultimo dei suoi a gettare la spugna. La prima scossa l’ha data Williams, offensivamente redivivo dopo 30 minuti piuttosto passivi, 7 punti entrando negli ultimi 5 minuti per il +8 (64-72), e quando poco dopo a dargli una mano ci ha pensato Dusan Mladjan, il sipario ha cominciato a calare sulla stagione di Neuchâtel (66-80 con 90 secondi scarsi da giocare).

Olympic padrone

Proseguirà invece quella della SAM con la seconda finale consecutiva. Dove approda da sfavorita ma consapevole di avere le argomentazioni giuste per provare a portarsi a casa il primo titolo svizzero della sua storia. L’avversario, manco a dirlo, sarà il «solito» Olympic. I burgundi come i ticinesi hanno chiuso la loro serie (3-1) con Ginevra. Dopo lo scivolone di gara-3, i campioni in carica sono tornati a martellare i Lions come nelle prime due uscite della serie, terminando con un +25 a tabellone andato a chiudere una serie nella quale, esclusa la reazione d’orgoglio sabato scorso, i ginevrini hanno avuto davvero poco da dire. Di certo in collina servirà tirare fuori il meglio del meglio per centrare l’impresa. Si parte sabato alla St. Léonard.