Basket

Massagno torna in corsa anche grazie ai Mladjan

I due fratelli hanno offerto un prezioso contributo alla squadra di Robbi Gubitosa - La serie della finale contro l’Olympic Friburgo, che prosegue martedì, ha ancora molto da dire e potrebbe anche concludersi con una "bella"
Antonio Ballard lotta sotto canestro e già pensa a gara-4 della sfida contro l’Olympic Friburgo. ©Keystone/Maria Linda Clericetti
Mattia Meier
06.05.2024 06:00

Continua a non avere un padrone la serie di Finale tra SAM e Friburgo. Sabato, gara-3 di Nosedo ha tenuto pienamente in vita la Spinelli, il cui cuore continua a fibrillare alla stessa intensità già vista nelle prime due uscite in terra burgunda. Ha anche però detto e ribadito quanto minima sia la distanza tra le due squadre. Ma che Massagno abbia i giusti argomenti per portare ogni decisione alla «bella» è altrettanto limpido.

Fratello dove sei

La differenza sabato l’ha fatta sicuramente il ritorno dei fratelli Mladjan. Marko, fuori per squalifica, ha ritrovato il campo e per i compagni ha fatto tutta la differenza del mondo. Ha dapprima fatto arrabbiare Gubitosa con un paio di forzature, smania di voler essere subito protagonista, poi ha preso le misure al match. Come con Neuchâtel, ha allargato il campo ampliando la gamma di soluzioni a disposizione della SAM, poi sotto i tabelloni si è messo al servizio della squadra con 8 rimbalzi (2 offensivi) e 1 stoppata e infine limitato al minimo sindacale, e con il giusto garbo, le discussioni con gli arbitri. Insieme a lui, il fratello Dusan; irriconoscibile a Friburgo (2 punti in due partite), si è ripreso con gli interessi nella sua Nosedo, si è sbloccato con la sua prima «bomba» della Finale e poi ha messo insieme il solito «clinic» da 16 punti in meno di 20 minuti. Non a caso il quarto più dominante della serie lo ha avuto la SAM, il secondo di gara-3, con il suo «top scorer» a muovere regolarmente la retina. Ancora meno a caso, Massagno ha portato a casa la prima vittoria con i due fratelli a prendersi la scena.

Tutti per uno

Ma i Mladjan rappresentano fondamentalmente la punta di diamante di un gruppo che mai come in questa finale si è scoperto coeso, unito, dove ognuno è protagonista e pedina fondamentale a modo suo. Prendiamo i rimbalzi; il dominio massagnese (43-30) si è realizzato coralmente sotto le plance, laddove non c’è stato giocatore che si sia tirato indietro e non abbia sgomitato; escluso Tutonda, in campo 5 minuti, tutti hanno preso almeno 3 rimbalzi, tutti almeno uno offensivo. E, in mezzo al coro, sono poi emersi, prodotti però dallo stesso, solisti in grado di dare concretezza a tutto il lavoro di squadra, e compensare la serata meno produttiva di altri. Detto dei Mladjan, Williams al solito ha fatto tutto e di più (6 rimbalzi, 5 assist, 1 recupero) senza uscire dal campo un secondo, Dunans ha continuato ad imperversare come da inizio serie e come mai in stagione. Dinamico, feroce nell’attaccare il ferro, lo statunitense, indomabile come la sua chioma, ha messo a ferro e fuoco la difesa dei burgundi, viaggiando tanto anche in lunetta e giocando un match «alla Williams» (per lui pure 5 rimbalzi, 4 recuperi e 4 assist). E se Ballard e soprattutto Clanton hanno vissuto una serata più al ribasso, gli effetti sono stati minimi, grazie a chi sopra e anche alla toccata e fuga di Tutonda, una tripla pesantissima e uno spettacolare volo ad inchiodare l’alzata di Dunans. Senza dimenticare la generosità di un sempre più gigantesco Martino. Impreciso sabato (2/10), ma sempre e comunque aggressivo sui due lati del campo, non si è tirato indietro di un centimetro, sbattendosi contro i giganti sotto canestro (3 rimbalzi offensivi) e gettandosi eroicamente a terra in un paio di occasioni per recuperare palla, mostrando ancora una volta quanto il cuore possa colmare la distanza tra capacità e talento.

Avversario alla portata

E poi c’è Friburgo, che come la SAM ha tutto per laurearsi campione domani come pure vedersi costretto a tornare alla St. Léonard. Certo è che un Olympic così alla portata non lo si vedeva da anni. Il pacchetto stranieri dice che il vantaggio è tutto massagnese, tolto Nottage, altro giro da 20 punti sabato, deprecabile però nel lasciare il campo una volta espulso (prendersela con i ragazzini anche no). E anche gli svizzeri faticano non poco. Kazadi in gara-1 e 3 ha portato impulsi, quelli non ancora arrivati da Cotture, Martin e Jurkovitz, solidi in difesa ma leggeri in attacco, al pari di Kovac, rimasto ai margini per tutto il match sabato e ad oggi poco influente nella serie.