Quelle maglie della SAM sui campetti del Burundi

Che cosa ci fa una squadra di basket del Burundi con la maglia della SAM Massagno? È una lunga storia, emersa sotto le feste, quando le foto in questione sono state pubblicate su Instagram dall’associazione AMTIBU, Amici Ticino per il Burundi: «In questi giorni – si legge nella descrizione del post –, al Centre Jeunes Kamenge di Bujumbura si stanno svolgendo vari tornei sportivi. I giovani indossano vestiti arrivati dal Ticino, con maglie della SAM Massagno e dell’AS Breganzona». La stessa SAM ha poi condiviso le immagini sui propri canali social, suscitando la curiosità dei suoi tifosi. E ovviamente la nostra.
Semi di pace
Per saperne di più, abbiamo contattato Marco Barzaghini, presidente di AMTIBU. «La nostra associazione ha sede a Rancate, conta un centinaio di soci ed è stata fondata nel 2007, dopo un mio primo viaggio in Burundi nel 2005, con i coniugi Petraglio», racconta. «Con le nostre attività sosteniamo un unico progetto, il Centre Jeunes Kamenge, nato nei primi anni Novanta per dare sostegno e speranza ai giovani di Bujumbura, in una realtà straziata della guerra etnica tra gli Hutu e i Tutsi. I quartieri più toccati erano quelli a nord della città, nei quali si erano formati dei ghetti. Spostarsi da un posto all’altro significava rischiare la propria vita», spiega Barzaghini. «L’allora vescovo – aggiunge il presidente di AMTIBU – decise di fare qualcosa in favore dei giovani, creando un centro aperto a tutte le etnie e religioni, in cui proporre attività ludiche, sportive e didattiche. I ragazzi potevano incontrarsi, interagire, imparare a conoscersi e fraternizzare. Da quei semi di pace, il progetto è poi andato avanti, dapprima sotto la gestione dei missionari saveriani e poi, dal 2014, della diocesi».

Povertà e speranza
Permettere ai giovani di ritrovarsi, stare insieme, condividere momenti preziosi e lanciare un forte messaggio di speranza. È questo lo scopo del Centre Jeunes Kamenge, in un contesto che rimane molto difficile. «Oggi in Burundi la guerra non c’è più, ma il Paese è tra i due o tre più poveri al mondo», osserva Marco Barzaghini. «Recentemente c’è stato anche uno sviluppo quasi paradossale – aggiunge – visto che il Burundi è diventato la meta di decine di migliaia di profughi arrivati dalla Repubblica Democratica del Congo, in fuga dalle forze ribelli. Per questioni di sicurezza, il governo del Burundi ha dovuto chiudere la frontiera. La quotidianità resta dunque drammatica, ma il Centre Jeunes Kamenge continua a portare avanti la sua missione e a regalare sorrisi, anche attraverso la pratica dello sport».

Trasporto speciale
Fin qui è tutto molto chiaro. Ma le maglie della SAM? Come ci sono finite in Burundi, con piacevole sorpresa dello stesso club massagnese? «Tra le attività della nostra associazione – spiega Marco Barzaghini –, c’è anche quella di raccogliere abiti e materiale per il Centre Jeunes Kamenge. Non usiamo container per le spedizioni, preferiamo consegnare tutto di persona. Un po’ per ridurre i costi e un po’ per essere sicuri che arrivino sempre a destinazione. Nel 2017, quando sono tornato per la seconda volta in Burundi, una signora che vive nel mio stesso palazzo mi ha donato uno stock di divise della SAM. Erano rimaste in magazzino, poiché avevano un difetto di fabbricazione. Un errore grafico, se ricordo bene. Fatto sta che, un po’ alla volta, tutto il materiale – comprese le maglie dell’AS Breganzona e dell’AS Coldrerio – è stato consegnato ai responsabili del centro di Bujumbura. Negli scorsi giorni, su Facebook, abbiamo notato che quelle divise erano state effettivamente utilizzate per dei tornei sportivi organizzati sotto Natale. In una partita di calcio si vede una squadra in maglia blu affrontare una squadra in maglia gialla. Ebbene, entrambe le divise appartenevano all’AS Breganzona, che ce le aveva donate rispondendo a un nostro appello. Questo materiale, che in Ticino rischia di rimanere chiuso in uno scantinato o di finire al macero, laggiù inizia la sua seconda vita. Viene usato e strausato. Tra sport e concerti, il nuovo responsabile del Centre Jeunes Kamenge è particolarmente attivo. Lo scorso settembre ha iscritto una squadra maschile e una femminile a un Torneo di calcio interprovinciale per la pace, vincendo in entrambe le competizioni. Il tutto indossando la maglia del Coldrerio».

Orgogliosi e felici
Da quanto ci risulta, sono diversi i club sportivi ticinesi che in passato hanno donato materiale e divise destinate ai più bisognosi. Tra questi c’è la stessa SAM Massagno, da noi contattata: «Nel corso degli anni abbiamo avuto più volte l’opportunità di sostenere diverse associazioni», conferma il vicepresidente del club della collina, Patrick Manzan. «Vedere la foto di questi ragazzi in Burundi ci rende orgogliosi e felici. Ringraziamo gli amici di AMTIBU per aver condiviso questi sorrisi, rendendoci partecipi di questa bella iniziativa».

