SAM contro Tigers, il derby da ex di Ivan Tanackovic

C’è un bel derby sotto l’albero per i tifosi ticinesi di basket. Stasera a Nosedo (19.30), SAM e Lugano incroceranno le armi per la seconda volta in stagione. All’Elvetico, a metà ottobre, finì con il successo bianconero, abbastanza clamoroso per forma e sostanza. Da quella scoppola, però, il Massagno è andato in crescendo di prestazioni, pur rimanendo altalenante, mentre i Tigers hanno dovuto attendere quasi due mesi per tornare al successo in campionato, arrivato settimana scorsa contro il Nyon. E nella vittoria con i vodesi, a brillare è stato Ivan Tanackovic con 18 punti (massimo in carriera) e 6 rimbalzi. Cresciuto ad Arbedo, dopo quattro stagioni (non sempre fortunate) con la SAM, in estate il 22.enne ha deciso di scendere dalla collina al lago. «A Massagno ero arrivato 18.enne, nell’anno della COVID-19. I campionati giovanili erano fermi, e quindi mi hanno buttato subito in prima squadra. Non male, per un ragazzino, ritrovarsi dal nulla in campo con professionisti navigati». All’inizio il campo lo ha visto poco, poi, proprio quando sembrava guadagnarsi spazio, ci si è messa la sfortuna: «Scalpitavo già da un po’. Nell’estate della stagione 2023-24 mi sentivo bene, ero titolare in Nazionale all’Europeo U20. E giocavo alla grande. Subito dopo, però, mi sono rotto il ginocchio, il che mi ha costretto a rimanere fermo praticamente per le due stagioni successive». Anni passati a mordere il freno bramando il parquet. Opportunità arrivata, o meglio cercata, nell’ultimo mercato estivo: «Stare fuori è stato frustrante, la fiducia in me stesso era demolita. Ma avevo una gran voglia di tornare a giocare. A metà estate non avevo ancora una squadra, così ho contattato il Lugano e abbiamo trovato un accordo. E oggi non posso che essere felice della scelta».
L’adrenalina addosso
Uno stato d’animo, quello di Tanackovic, ulteriormente alimentato dalla prestazione casalinga contro il Nyon: «Dopo due anni fermo, riuscire a tirare fuori una prestazione del genere è stato importantissimo a livello personale. Mi ha ricordato che ci sono e che appartengo a questo livello. È passato qualche giorno ormai, ma sento ancora l’adrenalina addosso, e il cuore colmo di gioia». Energie positive da portare anche sul campo di Nosedo, visto solo dal suo bordo nelle ultime due annate: «Sento già un po’ di nervosismo, lo ammetto. So che dovrò confermare la prestazione di sabato, cosa che proverò ovviamente a fare. E poi avrò voglia di dimostrare al mio vecchio pubblico che sono ancora un giocatore di basket. Nessun rancore, solo una piccola voglia di rivalsa». Le facce amiche, dall’altra parte, non mancheranno: «Tutti i massagnesi più giovani sicuramente, e poi i fratelli Mladjan. Sono tra i miei migliori amici, persone eccezionali secondo me. So che me la dovrò vedere direttamente con Marko: dovrò stare attento, lui è furbo, se non mi farò trovare pronto me la farà pagare, e sono sicuro che proverà a provocarmi anche un po’ per farmi uscire dal match. Ma lo conosco, non ci cascherò (ride ndr.)». In realtà, però, il fratellone Dusan non ci sarà: espulso per direttissima mercoledì a Basilea nei quarti di SBL Cup, sconterà proprio questa sera la giornata di sospensione automatica.