Nuoto

Bis d'oro per Noè Ponti agli Europei

Dopo il titolo nei 50 delfino, il ticinese conquista con un solo centesimo di vantaggio anche quello nei 100 m misti alla rassegna continentale in vasca corta di Lublino
© KEYSTONE/PATRICK B. KRAEMER
Red. Sport
04.12.2025 19:16

Altra gara, altro oro. Dopo il titolo nei 50 metri delfino, Noè Ponti ha conquistato, con un solo centesimo di vantaggio, anche quello nei 100 metri misti agli Europei in vasca corta di Lublino, in Polonia. Il ticinese ha nuotato in 50’’52, battendo il record della rassegna continentale, detenuto dal 2009 dallo sloveno Peter Mankoc in 50''76. Rimasto saldo invece il suo record personale, fermo a 50''33. Stavolta è stato il francese Maxime Grousset, terzo nei 50 m delfino, a infastidire Noè, che è riuscito a tenerlo dietro per un soffio.

Il 24.enne, che puntava a quattro titoli in questa manifestazione continentale, ha quindi già raggiunto la metà dei suoi obiettivi. Ponti spera di vincere altre due medaglie d’oro nei 100 m delfino (in programma domani) e nei 200 m della stessa disciplina (in agenda domenica).

Dopo la vasca a delfino, il ticinese era - come prevedibile - già in testa ed è rimasto davanti anche dopo la frazione a dorso e quella a rana. Solo nell’ultimo tratto a stile libero il francese Maxime Gousset gli ha fatto paura. Ma il ticinese non si è fatto intimidire, come era successo ai Mondiali di Singapore, quando Ponti aveva perso il duello con il francese per… un centesimo.

Un altro obiettivo raggiunto

Con questa vittoria nei 100 m misti, Ponti colma così una lacuna nel suo palmarès. Aveva già conquistato il titolo di campione del mondo in questa specialità un anno fa a Budapest. Ma questo è il suo primo titolo europeo. Titolo che gli era sfuggito per un soffio due anni fa. «Sono felice, è andata bene. È stata una buona gara. Molto tirata, ma la cosa che conta è che io abbia vinto», sono state le prime parole del ticinese al termine della gara. Gara che, come già accennato, ha visto Grousset affiancarlo pericolosamente sul finale. «Sì, l’ho visto - afferma Noè -, ma onestamente negli ultimi metri ho soltanto messo giù la testa e non ho pensato a niente. Quando pensi, perdi. È sempre il mentale a fare la differenza». Ponti rimane però umile, evitando di riconoscere la sua forza mentale come superiore agli altri. «Non so se sono forte o no, ma adesso ho sicuramente un po’ di esperienza. E averla è molto importante a questo livello. Tutti gli avversari sono molto bravi, ecco perché la testa, ancora una volta, fa la differenza».

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