Commento

Sogna, ragazzo, sogna

Esordio in Super League per l'ex Taverne Samuele Bengondo, cresciuto guardando i gol di papà Patrick da vicino
©CHRISTIAN MERZ
Riccardo Vassalli
07.10.2025 06:00

Non abbiamo i superpoteri per saper leggere i pensieri di Samuele Bengondo. Figuriamoci nel trambusto di un Letzigrund gremito e in festa per la vittoria del Grasshoppers nel derby contro i rivali dello Zurigo.

Tamburi, cori e ovazioni accompagnano l’entrata in campo di Samuele Bengondo al minuto ottantotto. Il risultato già acquisito – in gol anche il ticinese Nikolas Muci – consente a mister Scheiblehner di premiare un altro attaccante made in Ticino: fuori Zvonarek e dentro Bengondo. Il ragazzo, classe 2005, appare concentrato e sicuro. Caratteristiche che l’hanno reso «grande» nelle ultime due stagioni trascorse a difendere i colori del Taverne in Prima Lega.

Con le «aquile giallonere » - le prime a dargli fiducia nel calcio dei grandi -, il bilancio è da capogiro: diciotto gol in meno di cinquanta partite tra Prima Lega e Coppa Svizzera. Mica male per il figlio d’arte, cresciuto guardando da vicino le reti di papà Patrick (119 gol tra Super e Challenge League con le casacche di Winterthur, Aarau, Le Mont, Servette e Bellinzona).

L’esordio nel massimo campionato è il premio per un ragazzo con i piedi per terra e una sana ambizione. Forse anche un segnale che le «cavallette» ci ha visto davvero lungo dando continuità a quanto di buono fatto nel percorso al Taverne. Sulle sponde della Limmat, baby Bengondo ha già incantato anche con la U21 biancoblù. Nella prima fase di «ambientamento» sono già 4 gol in sette partite in Prima Lega, una manciata di minuti in Super League, un contratto da professionista per continuare a segnare e sognare.

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