«Sono fiero di voi. Viva la Repubblica, viva la Francia». È un Emmanuel Macron emozionato quello che, a fine partita, ha fatto capolino nello spogliatoio per tenere un discorso davanti alla nazionale francese.
Lionel Messi, capitano dell'Argentina, è al settimo cielo. E annuncia: «Non mi ritiro dal calcio internazionale. Voglio continuare a giocare per l'Argentina. Voglio continuare a vivere qualche partita in più da campione del mondoLa Coppa del Mondo è il titolo che mi mancava ed eccolo qui, è pazzesco. È stato un lungo viaggio. Non vedo l'ora di andare a festeggiare a casa per vedere la follia che c'è laggiù. Il calcio è uno sport davvero folle. Vincere la Coppa del Mondo è il sogno di ogni bambino».
Didier Deschamps, il cui contratto scadeva al termine della Coppa del Mondo, ha annunciato che si incontrerà nuovamente all'inizio del 2023 per discutere del suo futuro. L'allenatore francese non ha annunciato nulla di più specifico.
«Avrò una riunione all'inizio dell'anno con il mio presidente e poi lo saprete», ha risposto in conferenza stampa dopo la finale persa ai rigori contro l'Argentina. «Non sono sicuro che avrei dato la risposta anche se il risultato fosse stato l'opposto» ha detto l'allenatore, in carica dall'estate del 2012.
Il contratto del 54.enne scade a fine dicembre. Noël Le Graët, presidente della Federcalcio francese, aveva detto a suo tempo che Deschamps avrebbe avuto «il coltello dalla parte del manico» se fosse riuscito ad arrivare alle ultime quattro della Coppa del Mondo, come accaduto.
Alla stessa domanda, il giorno prima della partita, Deschamps aveva risposto diversamente: «La squadra francese è sempre stata la cosa più bella che mi sia capitata nella mia vita professionale, nella mia prima vita da giocatore e poi da allenatore. Ora sono passati 10 anni. Sono molto felice di essere in questa posizione».
Hugo Lloris, portiere e capitano della Francia, non ha nascosto una certa delusione per l'esito della finale: «È stato quasi un incontro di boxe, ci siamo affrontati colpo su colpo. L'unico rammarico che possiamo avere è quello di aver mancato completamente il primo tempo. Non abbiamo regalato nulla. Avevamo bisogno di vincere e siamo arrivati ai rigori. È sempre crudele perdere così. Usciamo a mani vuote. Avremmo potuto arrenderci sul 2-0, ma abbiamo continuato a crederci per ribaltare la partita. L'occasione al 120' avrebbe potuto portare il risultato sul 4-3... Dobbiamo congratularci con gli argentini, che hanno disputato un grande torneo e una grande finale. È una serata difficile per tutti i giocatori, lo staff e i tifosi, anche se abbiamo fatto grandi cose».
È tempo di bilanci per Qatar 2022. La Coppa del Mondo nell'Emirato è stata quella con il maggior numero di gol. Ce ne sono stati 172 durante il torneo, uno in più rispetto a Francia 1998 e Brasile 2014.
Il numero medio di gol per partita è stato di 2,69. Questo dato è leggermente superiore alle ultime due edizioni (2,67 nel 2014 e 2,64 nel 2018).
Emiliano Martinez, portiere dell'Argentina, a caldo non ha nascosto la sua felicità per il Mondiale appena conquistato: «È stata una partita molto complicata, loro sono tornati, è un po' il destino della nostra squadra soffrire. Hanno ottenuto quel rigore per il 3-3 ma poi tutto quello che sognavo si è avverato. Non ho parole per descrivere tutto questo. Ero tranquillo durante i rigori e tutto è andato come volevamo. Dedico questa vittoria a tutta la mia famiglia».
Numero di abitanti: 47 milioni.
Capitale: Buenos Aires.
Classifica FIFA: terza.
Partecipazioni ai Mondiali (18): 1930, 1934, 1958, 1962, 1966, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014, 2018, 2022.
Migliori risultati: campione 1978, 1986 et 2022, vice-campione 1930, 1990 e 2014.
Selezionatore: Lionel Scaloni (da settembre 2018).
Capocannoniere in Qatar: Lionel Messi (7 gol).
Ricapitoliamo, in attesa della premiazione. L'Argentina, dunque, vince la sua terza Coppa del Mondo dopo quelle del 1978 e del 1986. Vince con un'impresa da brivido. Nella finale di Lusail, la Francia cede solo ai calci di rigore (4-2) dopo il 2-2 dei tempi regolamentari e il 3-3 dei supplementari.
Dal dischetto, tutti e quattro gli argentini presentatisi non falliscono mentre Coman e Tchouameni non trovano la rete. Mattatori della partita invece Messi (23' su rigore e 108') e Di Maria (36') per l'Argentina, Mbappé con una tripletta (80' su rigore, 81' e 117' ancora su rigore) per la Francia.
Vince l'Argentina, piange (di gioia) Leo Messi che finalmente mette le mani sulla Coppa del Mondo. All'ultimo tango, già. Ma che partita, signore e signori. La finale più bella, merito (anche) di una Francia rinata all'improvviso e capace, con al tripletta di Mbappé, l'altro fenomeno, di trascinare la partita fino ai calci di rigore. Brava, bravissima Argentina. Ma complimenti anche alla Francia, cui non riesce il bis dopo Russia 2018.
Non sono una lotteria, anzi. I rigori sono un esercizio di tecnica, psicologia, freddezza e via discorrendo. Di seguito la sequenza di Argentina-Francia.
Mbappé GOL; Messi GOL.
Coman PARATO; Dybala GOL.
Tchouameni FUORI; Paredes GOL.
Kolo-Muani GOL; Montiel GOL.
L'Argentina è campione del mondo per la terza volta nella sua storia.
La finale più pazza della storia dei Mondiali finisce qui. Saranno i rigori a decidere chi, fra Argentina e Francia, metterà le mani sulla Coppa del Mondo.
Che occasione per Kolo-Muani all'ultimissimo secondo. Il francese, però, spara addosso al portiere. Il risultato resta sul 3-3
Occasione della vita per la Francia, con cross di Mbappé e spizzata di Kolo Muani. Fuori di poco. Intanto, nell'Argentina esce Tagliafico ed entra Dybala. La Francia fa entrare Disasi, fuori Kounde.
Dal dischetto, di nuovo, al 117' tocca a Mbappé: si rinnova il duello e a vincere è ancora Mbappé. È 3-3.
È di nuovo rigore per la Francia. Montiel, su un tiro di Mbappé, allarga troppo il braccio.
Scaloni toglie Mac Allister, pure lui molto provato dalla partita, e inserisce Pezzella.
Varane, sfinito e acciaccato, lascia il campo dopo un intervento difensivo su Lautaro. Tocca a Konaté
L'Argentina si riporta in vantaggio: è Messi, dopo una bella azione e una prima respinta di Lloris, a firmare il 3-2.
L'arbitro fischia l'inizio del secondo tempo supplementare. Il risultato è sempre di 2-2.
Nel recupero del primo tempo supplementare è ancora Lautaro Martinez a impensierire la Francia. Ma l'attaccante argentino si fa recuperare da Upamecano e spreca.
Al 105' è l'Argentina a farsi viva, con un'azione orchestrata da Messi. Lautaro Martinez viene però contrato dalla difesa francese mentre sul successivo tiro di Montiel interviene un difensore, che devia in corner.
L'Argentina è molto stanca e allora Scaloni prova la carta del doppio cambio: dentro Lautaro Martinez e Paredes, fuori De Paul e Alvarez.
Altra sostituzione per Deschamps: al 95' esce Rabiot, autore di un'ottima partita, ed entra Fofana.
Si riparte. L'Argentina opera un altro cambio: dentro Montiel, fuori Molina.
Una finale pazza, se non pazzissima. Rimonta francese dopo tanta, troppa Argentina: 2-2 e partita che si trascinerà ai supplementari.
Magia di Messi in pieno recupero, bomba da fuori ma Lloris risponde presente. Dopo tanta, tantissima Francia l'Argentina sembra rimettere il naso oltre la metà campo.
Incredibile, incredibile, incredibile davvero. Palla persa di Messi, la Francia riparte e all'82' Mbappé, ancora lui, trova il 2-2. La finale non è affatto finita!
Primo errore in fase difensiva dell'Argentina e rigore per la Francia. Incredibile, ma vero. Mbappé, dal dischetto, all'80' riapre la finale: 2-1, con Martinez che per un soffio non ci arriva.
Primo, vero sussulto di Mbappé che si libera ma calcia alto. Siamo al 71'. Intanto, Deschamps toglie Theo Hernandez e Griezmann per inserire Coman e Camavinga.
Al 64' il commissario tecnico Scaloni richiama in panchina Di Maria, eroe assoluto della partita. Al suo posto Acuna.
Niente da fare, fronte Francia. La squadra di Didier Deschamps, anche nella ripresa, sta subendo la verve dell'Argentina, che sul 2-0 può pure permettersi giocate d'alta scuola. Mbappé, in particolare, sta cercando di tirare fuori qualcosa. Ma il risultato è sempre lo stesso: la ragnatela dei sudamericani è impenetrabile.
Si riparte. L'arbitro fischia l'inizio del secondo tempo.
L'arbitro fischia la fine del primo tempo. Una sola squadra in campo, come detto: l'Argentina. Di Messi, su rigore, e Di Maria le (meritate) reti che consentono all'Albiceleste di vincere per 2-0. Vediamo se nella ripresa i Bleus riusciranno a riaprire una partita che, ora come ora, pare indicare una cosa sola: Argentina campione.
Qualcosa, la Francia, deve fare. E Didier Deschamps, dalla panchina, qualcosa ha fatto: fuori, dopo quaranta minuti, Giroud e Dembelé, dentro Kolo Muani e Thuram. Un doppio cambio forse eccessivo, ma d'altro canto i francesi sono sotto per 2-0.
Al 35' l'Argentina mette la freccia e, forse, più di una mano sulla Coppa del Mondo: ripartenza impressionante dell'Albiceleste, con Alvarez che serve in profondità Mac Allister il quale, a sua volta, mette solo davanti al portiere Di Maria. Tocco lieve dell'esterno e 2-0. Che gol!
Siamo oltre la mezz'ora di gioco e, beh, possiamo dire (di nuovo) che c'è solo una squadra in campo: l'Argentina. Più fresca, più aggressiva, più organizzata. La Francia? Per ora, niente. A immagine della superstar Mbappé, finora totalmente fuori dal gioco.
Messi non trema e, dal dischetto, spiazza Lloris: Argentina meritatamente in vantaggio al 23'.
Occasionissima per l'Argentina: al 21', Dembelé atterra Di Maria. L'arbitro non ha dubbi e indica il dischetto. È rigore.
Sempre e solo Argentina, come dicevamo. Al 17' è Di Maria, da buona, anzi buonissima posizione, a sparare alto.
Dopo i primi 15 minuti possiamo dire, senza rischio di essere smentiti, che l'Argentina si è fatta preferire sul piano del gioco, dell'aggressività e della determinazione. Impressionante, in particolare, la capacità dell'Albiceleste di vincere i duelli e di andare sulle seconde palle.
Prime fasi di studio, ma con un'Argentina molto presente sul piano fisico e brava a ripartire in contropiede. Proprio da una ripartenza è nata una chance con De Paul.
Si parte. L'arbitro fischia il calcio d'inizio. Argentina con la classica tenuta bianca e celeste, Francia con il suo tradizionale blu. Sudamericani che in questo primo tempo attaccheranno da sinistra verso destra, viceversa i francesi attaccheranno da destra verso sinistra.
Ma chi arbitrerà questa finale? La FIFA ha scelto il polacco Szymon Marciniak, assistito per l'occasione dai suoi connazionali Pawel Sokolnicki e Tomasz Listkiewicz. Il signor Marciniak ha già arbitrato entrambe le squadre a Qatar 2022 e ha portato loro fortuna. Infatti, i francesi avevano battuto la Danimarca 2-1 mentre gli argentini avevano dominato l'Australia con lo stesso punteggio.
La tensione sale. Che fare, allora, per stemperarla? I presidenti di Argentina e Francia, Alberto Fernandez ed Emmanuel Macron, hanno pensato bene di scambiarsi «auguri speciali» via Twitter. Della serie: tante belle cose a te, al Paese e alla famiglia, i nostri popoli sono e saranno sempre amici. Ma domenica no, domenica ognun per sé.
Il capitano argentino, evidentemente, sogna solo di vincere la Coppa del Mondo. Sia quel che sia, entrerà comunque nella storia: questa, infatti, sarà la sua ventiseiesima partita a un Mondiale, una in più rispetto a Lothar Matthäus fermatosi a venticinque.
Ci siamo, finalmente. L'ultima, ultimissima partita di Qatar 2022. La più importante di tutte, perché – va da sé – assegnerà il titolo. Chi la spunterà? L'Argentina e Lionel Messi o, dall'altra parte, la Francia e Kylian Mbappé? Nell'attesa, ecco le formazioni ufficiali.