Bottani è una spina nel fianco, Celar l'ennesima delusione
Saipi 5
Compie due mezzi miracoli tra il 17’ e il 20’, evitando che i rimpianti per le occasioni sbagliate davanti si gonfino a dismisura. Attento anche nel finale.
Espinoza 4
È tutto un vorrei ma non riesco. A difendere con piena efficacia. E a spingere come si deve.
Mai 5
Ma come fa a sbagliare a due passi da Haikin? Dà il via al festival delle chance sprecate, anche se alla mezz’ora è una clamorosa acrobazia di Moumbagna a negargli la rete. In impostazione e anticipo, comunque, è tanta roba.
Hajrizi 4,5
Un paio di brividi (belli grossi), nel quadro di una prova all’altezza.
Arigoni 4,5
Osservato speciale a sinistra, non tradisce. Anzi, la sua intraprendenza è notevole.
Grgic 4
Al netto di un match senza particolari sbavature, la marcia innestata sembra sempre quella sbagliata.
Sabbatini 4
Si fa perdonare l’inzuccata sbagliata a porta spalancata con la provvidenziale chiusura che impedisce al Bodø di passare prima della pausa. Gestisce la ripresa con esperienza.
Bislimi 4,5
Tampona a destra e a sinistra. S’inserisce. E quando ha margine rilancia pure l’azione.
Steffen 4,5
Ispirato e sempre nel vivo del gioco. Peccato per l’ultimo gesto, non sempre azzeccato.
Bottani 5
Sul palcoscenico internazionale la sua classe emerge in modo cristallino. Finché ne ha semina il panico fra i norvegesi.
Celar 3
Un attaccante in fiducia, dopo la splendida serpentina di Bottani, avrebbe insaccato in «no-look». A non potersi vedere è invece il suo errore. Il più grave del match sotto porta.
Vladi 4
Crea un paio di situazioni interessanti. L’affondo, tuttavia, non arriva.
Aliseda 3,5
Dal suo genio, forse, ci si poteva attendere qualcosina di più.
Belhadj ed El Wafi s.v.
Croci-Torti 4,5
Spaventa e doma - parole sue - «l’avversaria con il più bel gioco del gruppo». Così facendo, dimostra che il suo Lugano in questa Conference ci può stare eccome.