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Brescia addio: Cellino non salda i debiti, il club verso il fallimento

Dopo 114 anni di storia il club lombardo ha perso il diritto a partecipare ai campionati professionistici – Da Roberto Baggio a Pep Guardiola, passando per Kubi, le Rondinelle hanno avuto molti campioni in rosa
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Red. Online
07.06.2025 15:48

Il Brescia, storico club del calcio italiano con trascorsi importanti anche in Serie A, andrà incontro al concordato fallimentare dopo 114 anni di storia. Il suo proprietario, Massimo Cellino, alla testa dei lombardi dal 2017 dopo una lunga, lunghissima parentesi al Cagliari, ha confermato alla stampa italiana di non voler onorare un debito di 3 milioni di euro. Soldi che sarebbero serviti a onorare le pendenze.  

Cellino, leggiamo, aveva tempo fino a ieri sera, venerdì, per saldare una parte degli 8 milioni di euro fra arretrati fiscali e tributari. In seguito al mancato pagamento della somma prevista, il Brescia ha perso il diritto di partecipare ai campionati professionistici italiani. Il club, ricordiamo, era stato penalizzato di quattro punti dal Tribunale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) per illeciti amministrativi. In seguito a questa sanzione, il Brescia, che aveva concluso il campionato italiano di Serie B al 15.mo posto con 43 punti, era sceso al 18.mo posto (39 punti) sinonimo di retrocessione in Serie C.

Il Brescia ha trascorso 23 stagioni in Serie A, l'ultima delle quali nel 2019-20, con il miglior piazzamento all'ottavo posto al termine della stagione 2000-2001. Il club ha potuto schierare anche i campioni come Roberto Baggio, Alessandro Altobelli, Andrea Pirlo e Luca Toni, oltre a Pep Guardiola e, venendo a noi, Kubilay Türkyilmaz.