Che Ri-Montero Bellinzona! Da 1-0 a 1-2: Aarau sconfitto

Chissà cosa sognano i difensori di notte. Chissà se sognano solo marcature, contrasti e reti inviolate, oppure se talvolta si immaginano anche di segnare una doppietta decisiva. Magari proprio come quella di Saunter ad Aarau. Il centrale granata, infatti, ha gonfiato due volte la rete in pochi minuti, ribaltando il vantaggio iniziale dei padroni di casa e mostrando la via verso i tre punti. Tre punti pesanti, che hanno permesso ai sopracenerini di effettuare il contro-sorpasso ai danni dello Sciaffusa, vittorioso venerdì sera ma ora nuovamente fanalino di coda. Tre punti, anche, che il Bellinzona non era ancora riuscito a conquistare in trasferta e che ornano l’esordio in panchina di Mario Rosas Montero.
Inizio Horror…poi i Castelli
E pensare che l’inizio di gara era stato tutto tranne che convincente. Dopo soli tre minuti, palla persa a centrocampo: Avdyli salta tre o quattro granata come Marco Odermatt tra i paletti su una pista da sci e deposita il pallone in rete. Il Bellinzona, tuttavia, non si è lasciato sopraffare e, sugli sviluppi di due calci da fermo, ha trovato due reti. «Non è un caso!» precisa il portiere Alessandro Iacobucci. «Abbiamo lavorato in settimana sui calci piazzati: eravamo sicuri che avremmo fatto almeno un gol da calcio da fermo! Alla fine, ne sono arrivati addirittura due, meglio così. Queste situazioni sono importantissime: possono far la differenza tra vincere e perdere una partita». A quel punto, Rosas, arrivato da poco in città, forse si è fatto ispirare proprio dai tre celebri Castelli per gestire la sfida: ha alzato le mura difensive a protezione del vantaggio ed ha ordinato le ripartenze in contropiede. «È vero, ci siamo abbassati – prosegue il 32.enne –, però abbiamo anche creato delle occasioni, soprattutto negli ultimi 15 minuti. Con un po’ più di lucidità, forse potremmo potuto vincere 3-1 e vivere un finale di gara più tranquillo. In questo possiamo sicuramente ancora crescere. In ogni caso, abbiamo guadagnato tre punti fondamentali, sia per la classifica che per il morale. Siamo in ripresa, stiamo lavorando bene».
«Grazie Ale!»
Mentre avviciniamo Iacobucci per porgli due domande, Tosetti gli dice: «Oh Ale, grazie per i tre punti!». Già, anche l’estremo difensore granata, con i suoi interventi, è stato tra i protagonisti dell’incontro. «Son qui per questo, per parare. Devo fare bene per la squadra. Siamo stati bravi tutti, non solo io», racconta lui umilmente. «Rosas e il suo staff ci hanno subito fatto capire che dobbiamo pedalare, anche più di prima. Hanno già anche provato a portare un nuovo stile di gioco, basato sulla costruzione palla a terra. Mi piace. Già oggi qualcosina si è visto, ma ci serve chiaramente più tempo per abituarci, fino a che non diventerà quasi una seconda pelle per noi. Adesso abbiamo la sosta, è una buona occasione per ascoltare quello che vuole il mister e anche per recuperare. Speriamo di andare avanti così: non abbiamo ancora fatto nulla».
A Bellinzona, dunque, sembra essere tornato il sorriso. Che sia finalmente Rosas l’uomo giusto per la panchina? È ancora troppo presto per dirlo. Un esordio così, tuttavia, probabilmente nemmeno il nuovo mister lo sognava di notte. Ma di sicuro se lo augurava.