FC Lugano

Croci-Torti: «Non è una decisione facile da accettare e anche per questa ragione manteniamo il nostro protesto»

A Cornaredo i bianconeri non vanno oltre il pareggio contro il Losanna e recriminano le decisioni arbitrali
©Gabriele Putzu
Massimo Solari
17.09.2025 23:50

Precisione. Se n’era parlato molto dopo la sconfitta di San Gallo, dove l’efficienza offensiva era totalmente venuta a mancare. Ma sul concetto si è tornati pure alla vigilia del match contro il Losanna, indicando la via da seguire per ritrovare i 3 punti in campionato e cercare di uscire una volta per tutte dal pantano. Ebbene, l’approssimazione si è purtroppo confermata una fedele compagna di viaggio dei bianconeri. E in particolare di Ayman El Wafi. Già, perché in fase offensiva - finalmente - si era sbloccato Kevin Behrens. E, al cospetto di avversario modesto, la rete maturata presto a Cornaredo sembrava sufficiente per tornare a respirare a pieni polmoni. A gioire, anche. Come no. L’amnesia palesata dal difensore marocchino a inizio ripresa, con un appoggio per l’appunto fuori misura seguito da un duello perso, si è tradotta nel pareggio ospite. E, a conti fatti, nell’ennesimo risultato insoddisfacente. «L’errore, in effetti, ci ha rovinato la serata» l’ammissione di Mattia Croci-Torti.

«L’1-1 ci ha tolto fiducia»

L’analisi dell’allenatore del Lugano, va da sé, non si è fermata qui. «Ho visto tanto carattere. E una bella scossa grazie ai cambi. Questo, dunque, dev’essere un punto che ci dà forza». Ma la classifica, con il Servette che ha messo la freccia, fa paura come il palo colpito dai vodesi al 97’. «Peccato» prosegue il Crus: «Sino alla rete subita vivevamo di certezze e praticamente zero pericoli. L’1-1 del Losanna, al contrario, ci ha tolto tanta fiducia. E può succedere quando ci si trova nei bassifondi della classifica». Il tecnico momò, che alle esitazioni di Saipi ha rimediato con la titolarizzazione di von Ballmoos, non intende comunque crocifiggere El Wafi. «Alioski non stava bene e non ha potuto scendere in campo. Il che ha reso necessario modificare determinate dinamiche a livello di formazione. Detto questo, ero sicuro che Ayman potesse fare un match solido. E lo era stato, sino alla pausa. Come per 4 anni l’ho avuta con Saipi, ad ogni modo, continuerò ad avere fiducia in tutti i miei giocatori». Poi, certo, con un sostituto di Hajdari forse chi siede in panchina avrebbe operato scelte differenti. «Ma non ho perso due punti per colpa del mercato» replica Croci-Torti.

Giallo, anzi rosso, no, fuorigioco

Due variabili, in questo senso, sarebbero state in grado di spingere i bianconeri all’agognata vittoria. Sicuramente le occasioni nitide capitate e fallite da Behrens. «È stato bello e importante sbloccarmi, ma è vero, avrei dovuto segnare ancora» riconosce il centravanti tedesco. Letica, va detto, è stato fenomenale, sia sull’ex Wolfsburg, sia nel negare il raddoppio a Cassano. In mezzo a queste due chance enormi, invece, si è rischiato il cortocircuito arbitrale. O, chissà, forse lo si è vissuto fino in fondo. Che cosa è successo? Già ammonito, al 64’ Sow ha steso Steffen lanciato in solitaria verso la porta dei vodesi. L’arbitro Urs Schnyder ha optato per il secondo giallo, mandando anzitempo negli spogliatoio il difensore del Losanna, Tutto molto bello e accattivante per l’operazione successo. Già, il VAR  ha tuttavia ritenuto doveroso richiamare il direttore di gara, ravvisando un intervento da espulsione diretta. Ed ecco servito il trappolone, poiché a fronte di questa sanzione è stato possibile punire il precedente fuorigioco di Steffen, riabilitando di riflesso Sow. «Ma io qui vedo delle sfumature sulle quali la squadra arbitrale ha giocato per giungere alla decisione finale» contrattacca Croci-Torti. «Non è una decisione facile da accettare e anche per questa ragione manteniamo il nostro protesto». L’arbitro Schnyder, da parte sua, ha voluto chiarire «la correttezza della procedura nel quadro di una situazione molto complessa». Una situazione giudicata con precisione chirurgica. Forse troppa.