Calcio

E se l'Ucraina ospitasse i Mondiali di calcio?

Secondo il Times Kiev potrebbe aggiungersi a Portogallo e Spagna per l'organizzazione della rassegna nel 2030
Lo stadio Olimpico di Kiev nel 2014. © Shutterstock
Red. Online
04.10.2022 17:45

Sì, l’Ucraina dovrebbe aggiungersi a Portogallo e Spagna per co-ospitare i Mondiali di calcio del 2030. L’indiscrezione è firmata Times. La mossa, leggiamo, è stata sostenuta dal presidente Volodymyr Zelensky. E va letta, altresì, con le lenti dell’ottimismo: Kiev vincerà la guerra e, soprattutto, riuscirà a cacciare la Russia dai propri confini.

Portogallo e Spagna, come noto, avevano confermato già due anni fa l’intenzione di ospitare, assieme, la Coppa del mondo FIFA. L’aggiunta dell’Ucraina, va da sé, avrebbe un significato altamente simbolico, al di là del fatto che i confini del torneo si allargherebbero a dismisura. La conferma della partnership, spiegano diversi media, è attesa per domani, mercoledì, tramite una conferenza stampa nel pomeriggio.

Qualora, poi, la candidatura a tre dovesse avere successo, secondo gli accordi l’Ucraina ospiterebbe un girone della rassegna. Parlare, oggi, di un Mondiale su suolo ucraino può sembrare azzardato o, nella migliore delle ipotesi, come detto, ottimistico. Il Paese, infatti, oggi è confrontato con un’invasione su larga scala dell’esercito russo, cominciata lo scorso 24 febbraio. Rimanendo sul fronte calcistico, va ricordato che la nazionale gialloblù disputa i suoi incontri casalinghi nella vicina Polonia mentre il campionato professionistico si svolge a porte chiuse e con le sirene d’allarme sempre pronte a suonare. Fra i dirigenti, ad ogni modo, prevale appunto una visione felice, chiamiamola così: da qui a otto anni l’Ucraina sarà (di nuovo) una nazione libera.

L’Ucraina, fra l’altro, ha già ospitato in passato un grande evento: gli Europei del 2012, poco più di dieci anni fa, assieme alla citata Polonia. È incredibile pensare come, allora, la Crimea non fosse ancora entrata nelle mire russe e, ancora, nel Donbass a fare notizia fossero le gesta dei calciatori e non dei soldati: Donetsk, per dire, ospitò ben cinque partite dell’Europeo, fra cui la tiratissima semifinale fra Portogallo e Spagna. Le due nazioni che, ora, sono pronte ad abbracciare l’Ucraina per un’incredibile corsa a tre in vista del 2030.

La concorrenza, detto questo, sarà agguerrita: Egitto, Grecia e Arabia Saudita per un’inedita rassegna su più continenti; Uruguay, Argentina, Paraguay e Cile per il Sudamerica; il Marocco. Il presidente dell’UEFA, Aleskander Ceferin, il mese scorso aveva confidato che, a suo dire, Portogallo e Spagna avrebbero messo in piedi una candidatura «vincente».