Il personaggio

«La promozione granata? Mi ha reso davvero felice»

Classe 1988, Patrick Rossini è nato e cresciuto a Giubiasco, dove ha iniziato a tirare i primi calci al pallone — Durante la sua carriera ha vestito anche le maglie di Bellinzona e Aarau, le due compagini che s’incontreranno stasera al Comunale
Patrick Rossini, classe 1988, ha lasciato il Bellinzona a inizio 2022. © CDT/Gabriele Putzu
Maddalena Buila
12.08.2022 10:00

Durante la sua carriera calcistica, ha indossato anche le maglie di Aarau e Bellinzona, le due formazioni che si incontreranno questa sera al Comunale. Ha lasciato le file granata a inizio anno, ma ha seguito con gioia la corsa alla promozione. Lanciamo la sfida di stasera in compagnia dell’attaccante del Paradiso, Patrick Rossini.

A fine anno era a due passi dal salutare per sempre il calcio, perlomeno a livello professionistico. Poi però ci ha ripensato e da inizio stagione milita tra le file del Paradiso. Ma facciamo un passo indietro. Classe 1988, Patrick Rossini è nato e cresciuto a Giubiasco, dove ha iniziato a tirare i primi calci al pallone. Durante la sua carriera ha vestito anche le maglie di Bellinzona e Aarau, le due compagini che s’incontreranno stasera al Comunale. «I granata hanno fatto un ottimo avvio di campionato - commenta Patrick Rossini-, soprattutto considerato il fatto che le modifiche all’interno della squadra sono state tante». Un recente cambiamento è stato quello di perdere una pedina offensiva importante come Sergio Cortelezzi. «Posso immaginare la sua frustrazione - continua Rossini -. In tre partite ha messo a segno tre gol, è il capitano della squadra e la sua condizione fisica era molto buona. Subire un infortunio con queste premesse fa male. Ma deve stringere i denti e usare il grande supporto della squadra come forza per rimettersi in sesto al più presto».

L’inizio della cavalcata

Patrick Rossini ha lasciato il Bellinzona a fine anno 2021, quando la cavalcata granata verso la promozione stava prendendo forma. Approdato al Giubiasco, ha comunque seguito con grande interesse e gioia il percorso granata verso la Challenge League. «Sono cresciuto nel bellinzonese, il Comunale è casa mia. Vedere i ragazzi raggiungere la promozione mi ha reso proprio contento. Non ero minimamente invidioso. Era una felicità genuina la mia».

Un’occasione sprecata

Da una promozione centrata a una mancata. L’Aarau a fine stagione era a un passo dal salto di categoria, ma il Winterthur gli ha soffiato il posto sotto il naso. Cosa possiamo dire dunque della formazione di Stephan Keller? «Innanzitutto va ricordato che non è la prima volta che mancano la promozione - ricorda Rossini -. Io però conosco bene quest’ambiente e posso garantire che è molto bello e stimolante. L’allenatore inoltre è molto bravo, forse un po’ particolare, ma lo ritengo comunque il migliore in Challenge League».

«Il calcio mi dà ancora tanto»

Terminato il salto nel passato, torniamo al giorno d’oggi e a quell’idea di lasciare il mondo del calcio agonistico che poi però non è diventata realtà. «A fine anno volevo davvero smettere con il calcio, per lo meno a livello professionistico - conclude Rossini -. Sono così tornato a Giubiasco, dove mi sono infortunato. Nel lasso di tempo in cui mi sono fermato mi sono reso conto di quanto mi mancasse il calcio. Ho accettato dunque la proposta del Paradiso, dove mi trovo veramente bene. Vorrei poter giocare ancora due o tre anni a questo livello, perché questo sport mi trasmette ancora tanto».

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