L’Aarau nel destino di Daniele Russo e nei sogni proibiti del Paradiso

«Una festa». Così, puntualmente, la squadra di categoria inferiore descrive la sfida di Coppa Svizzera contro l’avversario più quotato. Non fa eccezione il Paradiso - solida realtà di Prima lega - che domani alle 18 affronta l’Aarau, quarta forza della Challenge League. Eppure ai sottocenerini un primo, piccolo sgambetto è già riuscito nei 32. di finale, vittima lo Young Fellows Juventus. «Le partite vanno giocate, poco importa la differenza di livello» osserva non a caso Daniele Russo, pilastro della difesa del Paradiso. «In Coppa le sorprese sono dietro l’angolo. Non sempre succede. Ma noi faremo di tutto affinché accada di nuovo, in casa, davanti ai nostri tifosi». Gli argoviesi, oltretutto, occupano un spazio non indifferente nel destino dell’ex giocatore del Bellinzona. La cui carriera è stata in qualche modo segnata proprio da questa compagine. Russo lo sa bene e anche per questo motivo vorrebbe esserci, stringere i denti, nonostante un fastidioso problema al ginocchio. Negli anni, il 35.enne ticinese ha battagliato contro l’Aarau in ben dodici occasioni. Solo il Wil è stato un avversario più assiduo. Ma se mister Cocimano potrà contare sulla sua esperienza anche questa sera, il record di tredici scontri sarà eguagliato. «Io, però, ricordo un incrocio in particolare» osserva Russo. Già, la gara datata 14 agosto 2010. «In quell’occasione siglai la mia prima rete con la maglia del Chiasso, il club del mio cuore. Un gol bruttissimo, per altro, con il match che finì 1-1. A rammentarmi l’esultanza di quel giorno c’è una foto speciale, insieme al compagno dell’epoca e ancora grande amico Killian Witschi». Ma non è finita qui. «Tante partite si dimenticano, non le prime volte» sottolinea Russo. Che sì, contro l’Aarau, fece pure il suo esordio in Super League tra le file del San Gallo, questa volta il 6 ottobre del 2013. «Un bel debutto, coinciso con 3 punti e nessuna rete subita. Il mio avversario diretto era un certo Dante Senger. Andò bene. Montandon si era fatto male nei giorni precedenti, a Swansea in Europa League. Giocai già uno spezzone di quella partita, prima appunto di rompere il ghiaccio in Super». Al proposito, Russo può vantare 31 presenze nel massimo campionato svizzero con i biancoverdi e 116 in Challenge tra Chiasso, Lugano, Bellinzona e Winterthur. E la Coppa Svizzera? Eccolo un altro punto di contatto con la sfidante del Paradiso. Con il San Gallo, Russo sfiorò la finale della competizione nell’edizione 2014-15. Nel penultimo atto, però, il Basilea si rivelò intrattabile. «E sì, a trovare la doppietta per i renani fu Gashi, oggi uomo forte degli argoviesi. Quel Basilea era fortissimo. Più forte di quello attuale. Oltre a Shkelzen segnò anche Embolo, facendomi vivere una serataccia». Compiuto un altro giro, la ruota del calcio ha ora deciso di offrire una nuova chance a Daniele Russo. E con lui al Paradiso, che si appresta a vivere una festa e - perché no - a inseguire un sogno.
Chiasso favorito a Porrentruy
Ad ambire agli ottavi di finale è anche il Chiasso. I ragazzi di Raineri, oltretutto, vestono i panni dei favoriti contro il Porrentruy, compagine di Seconda lega. Si gioca nel Giura, domenica, con fischio d’inizio alle 16.