Calcio

Lugano, altri tre punti e campioni d'autunno?

I bianconeri vogliono chiudere il 2025 con un altro successo: domenica, a Cornaredo, c’è lo Young Boys - In caso di vittoria, i ticinesi si confermerebbero migliore squadra da fine settembre in poi - «E si potrebbe ripartire con ancora più forza» rileva Croci-Torti
©KEYSTONE/ANDREAS BECKER
Massimo Solari
19.12.2025 20:10

Aveva abbracciato il 2025 forte del titolo di campione d’inverno e quale ospite d’onore alla cerimonia di capodanno della Città di Lugano. Dodici mesi più tardi, Mattia Croci-Torti dovrà accontentarsi di guidare la classifica dei libri più venduti nella Svizzera italiana, grazie a Ul Crus, scritto da Armando Ceroni ed edito da Variante Edizioni. «Una notizia inaspettata, alla luce della quale - per certi versi - mi sento ancor più responsabilizzato verso la popolazione ticinese: molto dipende anche dai risultati, e quindi speriamo di favorire un’ultima impennata». L’allenatore bianconero ride e sorride, rinfrancato dalle recenti prestazioni della sua squadra e però consapevole della portata della sfida contro lo Young Boys, domani pomeriggio a Cornaredo. Vero, il campionato è ancora lungo, ma una volta archiviati i 90 minuti conclusivi del girone d’andata sarà tempo di bilanci intermedi. «E nel determinare la dimensione raggiunta dal Lugano, beh, un peso lo avrà senz’altro anche il match con i gialloneri» riconosce Croci-Torti. Per poi precisare: «Vincere, dopo tutto, ci permetterebbe di chiudere con più punti rispetto a un anno fa. Non solo, e al netto del percorso incredibile del Thun, confermerebbe che il Lugano, da settembre in poi, ha fatto ciò che doveva in modo egregio».

«Un avversario arrabbiato»

Proprio così. E lo certificano pure i numeri. Qualora contro l’YB dovesse arrivare un nuovo successo, i bianconeri potrebbero laurearsi «campioni d’autunno», a fronte dei 29 punti contabilizzati nei 13 incontri disputati dopo un’estate terribile. «Ad attenderci, dunque, è una partita da gestire al meglio, con un avversario arrabbiato per il 6-2 subito al Wankdorf per mano del Grasshopper» sottolinea il Crus: «Oltre ad abbellire ultriormente la nostra immagine di fine 2025, comunque, chiudere la settimana con il terzo successo consecutivo conferirebbe ulteriore forza alla ripartenza. Non tanto in termini di aspettative all’esterno, ma sul piano della consapevolezza all’interno dello spogliatoio».

Di certo, tiene a osservare il tecnico, «non sarà il risultato con l’YB a determinare dove e come intervenire in sede di mercato di riparazione». Insomma, anche se Kelvin dovesse confermarsi su buoni livelli al posto dello squalificato Mai, puntellare la retroguardia rimarrebbe prioritario. «Spero che domenica faccia una grande partita. In questi mesi, e nonostante un grave infortunio che ne ha messo a repentaglio l’intera stagione, Damian ha sempre mostrato grande disponibilità. Per stazza, è un giocatore prezioso».

La variabile Koutsias

Nelle ultime due uscite, contro Servette e Zurigo, Koutsias è invece risultato più funzionale che prezioso, lì sulla sinistra. «Georgios - rileva il Crus - è un ragazzo che non teme il sacrificio. Lo dimostrano i dati GPS di fine partita, che lo collocano sempre davanti a tutti i compagni. E poi siamo la formazione che sforna più cross dalla destra, perciò - in un momento non brillante sul piano realizzativo - mi serviva una soluzione per portare più giocatori possibili nell’area avversaria. Evidentemente, ora si tratta di sfruttare meglio la sua capacità di attaccare la verticalità partendo dall’esterno». Un compito, questo, che non infastidisce il diretto interessato. «È una questione che abbiamo discusso con l’allenatore, ragionando - come sempre - sulla migliore opzione per il bene della squadra. A consuntivo, infatti, contano i 3 punti, non se Koutsias gioca a destra, sinistra o da prima punta». Croci-Torti annuisce: «Non è un caso che abbiamo vinto le ultime due partite».

Il tris, suggerivamo, passa dalle ultime energie fisiche e nervose. «Possiamo giocarcela con tutti e per riuscirci, a seguito del negativo avvio di stagione, ho lavorato sulla fiducia nei singoli e nel collettivo» indica il Crus. «Detto questo, sono altrettanto sicuro che la mia non è una squadra in grado di dominare una Super League così equilibrata. Ribadito che non mi aspettavo un Thun così in alto, noi, Basilea e YB - in fondo - abbiamo vissuto un girone d’andata molto simile. Ma la costanza di rendimento e la disciplina che abbiamo trovato ultimamente mi stanno piacendo molto».

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