Calcio

Ma, alla fine, quanti ticinesi vanno a vedere il Como?

La scorsa stagione, in media, il Sinigaglia ha ospitato poco meno di 150 appassionati per partita provenienti dalla Svizzera, quota più alta per quanto concerne gli spettatori stranieri - Intanto il club lariano continua a far parlare di sé: dall’estate segnata da amichevoli di grido alla possibile sfida di Serie A contro il Milan da disputare in Australia
La squadra di Cesc Fabregas ha entusiasmato a più riprese i tifosi del Sinigaglia e pure numerosi osservatori. ©AP/Antonio Saia
Massimo Solari
13.06.2025 06:00

Il decimo posto in Serie A, da neopromossa e con un’idea di gioco ambiziosa, allergica al difensivismo di chi pensa unicamente a salvare la pelle. Grazie al progetto sportivo alimentato lungo la stagione 2024-25, il Como ha messo d’accordo tutti. Conquistandosi ammirazione e spazi mediatici. Eppure, a ben guardare, il vero capolavoro il club lo sta architettando in queste settimane. Come? Continuando a far parlare di sé, profilandosi in termini strategici, lanciando messaggi alla concorrenza. La società lariana, detto altrimenti, non smette di esercitare il suo potere seduttivo. E non parliamo solo di mercato, con il talento e trequartista della Dinamo Zagabria Martin Baturina - classe 2003 e l’etichetta di «nuovo Modric» appiccicata sulla schiena - oramai pronto ad accasarsi al Sinigaglia per 25 milioni di euro, acquisto più costoso nella storia del club. A rafforzare la credibilità del Como, va da sé, è stato il cordiale rifiuto trasmesso all’Inter, che in Cesc Fabregas aveva individuato il miglior sostituto possibile di Simone Inzaghi. Eh no. Lo spagnolo - per altro già corteggiato da Leverkusen e Roma - ha deciso di perseverare con quella che, da azionista di minoranza, è anche una sua creatura.

Una prima storica a Perth?

La visibilità della squadra allenata da Cesc, d’altronde, è destinata a toccare nuovi picchi. The Athletic ha anticipato la trattativa promossa dalla Lega Serie A per far giocare Milan-Como, gara valida per la 24. giornata del prossimo campionato, all’Optus Stadium di Perth. Sì, avete capito bene, in Australia. Un match disputato al di fuori dei confini nazionali costituirebbe una prima storica a livello europeo. E, di riflesso, una vetrina clamorosa per le compagini interessate. A favorire discussioni e scenario sono stati più fattori. Innanzitutto, la risoluzione di una causa che tra il 2024 e lo scorso aprile ha visto la società Relevent Sports - attiva nel ramo dei diritti tv - mettere all’angolo la FIFA. Da sempre contrario all’idea, l’organo mondiale del calcio ha approvato la creazione di un gruppo di lavoro per esaminare potenziali modifiche alle proprie regole. No, non si tratta ancora di un parere positivo, ma un varco è stato aperto e i margini di manovra non mancano. A spingere Milan e Como verso l’Australia, oltretutto, sarebbero le Olimpiadi invernali, dal momento che la cerimonia d’apertura è in agenda il 6 febbraio a San Siro, proprio a ridosso del 24. turno di Serie A.

Dal Ticino per Nico Paz

Al massimo torneo italiano potrebbe dunque riuscire ciò che sin qui è sfuggito a Liga e Premier League. E ai fratelli indonesiani Hartono - proprietari miliardari del Como - estendere la popolarità del brand calcistico a «due passi da casa» non dispiacerebbe affatto. E a proposito di fascino: negli scorsi giorni sul profilo Instagram del club è stata pubblicata la classifica - suddivisa per nazionalità - degli spettatori stranieri accorsi al Sinigaglia nello scorso campionato. Ebbene, a guidare questa speciale graduatoria vi sono i cittadini svizzeri, buona parte dei quali provenienti dal Ticino. Ma di che numeri parliamo? Complessivamente, ci ha fatto sapere la società, sono stati circa 2.500 gli appassionati che hanno varcato la frontiera per ammirare Nico Paz e compagni.

©Instagram
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Considerate le 19 gare casalinghe della squadra e, aggiungiamo noi, una quota di biglietti omaggio puntualmente riservata a soggetti domiciliati nel nostro cantone, si sfiora una media di 150 persone a partita. La più alta, appunto, per quanto concerne il pubblico estero: seguono i cittadini di Regno Unito, Germania, Stati Uniti, Francia, Spagna e Paesi Bassi. Sempre in merito all’affluenza in riva al Lario, al termine della stagione il Como ha fatto registrare la media spettatori più bassa della Serie A, con 10.345 unità. E però, a fronte della capienza totale, il tasso di riempimento dello stadio è stato del 97,15%, secondo solo al dato dell’Unipol Domus di Cagliari.

Invitati al nuovo Camp Nou

L’estate, intanto, si preannuncia generosa in termini di notorietà e vendibilità del «brand». Dal 23 al 27 luglio lo stadio Sinigaglia ospiterà la Como Lake Cup, quadrangolare completato dai sauditi dell’Al Ahli - freschi vincitori della Champions League asiatica -, dall’Ajax e dal Celtic Glasgow. A precedere il torneo, il 18 luglio per la precisione, vi sarà per contro un’amichevole di prestigio, stando a quanto anticipato dal presidente Mirwan Suwarso. È tutto? No, perché appare vieppiù certa la partecipazione del Como al Trofeo Gamper, in qualità di avversario del Barcellona. Al netto del ritorno romantico di Fabregas in Catalogna, l’edizione 2025 della celebre competizione blaugrana assumerà un significato non indifferente. Per l’occasione, infatti, verrà testato per la prima volta il nuovissimo Spotify Camp Nou. Musica per le orecchie del club italiano.

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