Mai e Hajdari al top, bene anche Belhadj

In fin dei conti i maggiori pericoli li corre sostando, per 45 minuti, con la strabordante curva zurighese alle spalle.

Un paio di decisioni incomprensibili nel quadro di una gara comunque solida sul piano difensivo.

Oh, rieccolo finalmente. Offre la miglior prestazione del 2024, mettendoci lucidità e la giusta dose di cattiveria.

Sia Oko-Flex - con quel nome simil materasso - sia Ligue non impressionano. Lui invece spicca per autorità e pulizia.

Sembra giocare su un campetto di Rosario. Il classico compagno da scegliere subito al momento di fare le squadre.

Potrebbe fare male, malissimo, in più di un’occasione. Ma alla concretezza preferisce la delicatezza. Peccato, perché il resto lo fa anche bene.

Non si contano i palloni sradicati dai piedi degli avversari. Come pure le giocate di qualità a rilanciare l’azione.

La iella, che oramai risiede a Cornaredo da agosto, a questo giro sorteggia lui.

A naso, è il capocannoniere del torneo per legni colpiti. Ci prova, ancora e ancora, e però non basta.

Generoso e prezioso nel conquistare il rigore che porta all’1-0. E dei tanti palloni toccati ne sbaglia pochissimi.

Freddo dal dischetto e davvero scaltro nell’uso del fisico. Kamberi lo soffre assai.

Avrebbe dovuto tirare il fiato. L’infortunio di Bislimi lo costringe a un’altra fatica. Fatta di arguzia ed equilibrio.

Per la terza stagione consecutiva va in doppia cifra in Super League. Grazie a un diagonale chirurgico che taglia fuori lo Zurigo.

Entra con slancio e ottime intenzioni. L’assist per Celar, non a caso, è suo.

La sua squadra disputa una prova quasi perfetta. Il parziale turnover - non scontato con ogni punto che pesa - e i cambi gli danno totale ragione.