FC Lugano

Sabbatini e Celar trascinano la squadra

Le pagelle dei vincitori della Coppa Svizzera
© KEYSTONE / GIAN EHRENZELLER
Nicola Martinetti
15.05.2022 21:37

Saipi 5 Incredibile ma vero, resta pressoché inoperoso per tutta la durata del confronto. Tranne quando si ritrova a dover mediare con i tifosi bianconeri per interrompere l’utilizzo di una fastidiosa luce laser ai danni dei sangallesi. Il gol di Maglica? Poteva uscire, sì, ma l’esito non sarebbe probabilmente cambiato.

Rüegg 5,5 Il 2-1 di Custodio è frutto della sua caparbietà e di un’incursione simile a quella già proposta in semifinale contro il Lucerna, anch’essa valsa un gol. Nel secondo tempo, poi, propone una chiusura pazzesca su von Moos.

Daprelà 5,5 Che partita, per Fabione. In assenza di Maric si carica la retroguardia sulle spalle, mostrando i muscoli alle varie bocche da fuoco di Peter Zeidler. Nella partita dai tanti muri, lui si dimostra quello invalicabile.

Ziegler 5,5 È vero, sul momentaneo pareggio biancoverde Maglica lo sovrasta. Ma quanta esperienza ci ha messo, il 36.enne, per andare a interrompere quante più trame possibili.

Lavanchy 5,5 In agguato per tutto il match, al momento giusto piazza lo scatto decisivo. Quello che, corredato da un traversone al bacio per Bottani, frutta il 3-1 che spacca definitivamente il match. Mandando in orbita il club bianconero.

Sabbatini 6 Sontuoso. Non c’è altro aggettivo per descrivere il capitano e la sua prestazione sul sintetico del Wankdorf. Èletteralmente ovunque. Taglia, ricuce e imbastisce. E dopo dieci anni, si guadagna il diritto di alzare la Coppa al cielo.

Lovric 5,5 Accende la luce in mezzo al campo, dispensando assist e lanci al bacio per le sgroppate degli attaccanti bianconeri. Facendo, nel contempo, impallidire la controparte sangallese. Victor Ruiz e Jordi Quintillà in primis.

Custodio 5,5 Inizialmente appare in difficoltà sul piano fisico. Sfiancato, peraltro, da un ruolo estremamente dispendioso. Poi però sul finire del primo tempo si fa trovare al posto giusto al momento giusto, insaccando il pesantissimo 2-1.

Valenzuela 5,5 Sbaglia i primi due o tre palloni, poi entra definitivamente in partita e dimostra di avere mezzi e qualità degne di un simile palcoscenico. Scavando metaforicamente solchi sulla fascia di sua competenza.

Bottani 5,5 La sentiva, il «Pibe», questa partita. Come del resto da lui ammesso. Ma pur accendendosi a intermittenza, pone una firma indelebile sulla vittoria bianconera. Prima mettendoci lo zampino sul 2-1 di Custodio. Poi realizzando il terzo gol. Un sigillo dolcissimo sotto la curva. La sua curva, la sua gente.

Celar 6 È l’uomo della provvidenza. Un animale da arena. Da partite decisive, capace di esaltarsi quando in campo ci si gioca tutto. Dopo cinque minuti, di testa, lancia l’impresa bianconera. Poi suggella l’opera confezionando l’assist per il definitivo 4-1 di Haile-Selassie. Nel mezzo, una prestazione da prima punta vera. Totale.

Haile-Selassie 5,5 Qualcuno, alla sua entrata in campo al posto di Custodio, storce il naso. Lui, per tutta risposta, tre minuti più tardi mette in cassaforte il successo, firmando la quarta rete.

Amoura 5 Nonostante entri per la passerella finale, per poco non riesce a infilare pure lui Watkowiak, accarezzando la manita bianconera.

Hajrizi S.v.

Croci-Torti 6 Questa Coppa, questo successo, porta ovunque la sua impronta. È dal 2 settembre scorso che sognava di alzare il trofeo al cielo. Ci è riuscito, perché lo ha voluto più di chiunque altro. E ora, con merito, può goderselo.

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