Hockey su ghiaccio

Carr, un gioiellino da tre punti: «È stato bellissimo»

Il canadese ha regalato la vittoria al Lugano nel miglior momento del Friburgo: «Mentalmente abbiamo dato un'ottima risposta dopo la frustrante sconfitta di venerdì»
©Pablo Gianinazzi
Fernando Lavezzo
16.09.2023 23:32

Un gol «vecchia scuola». Di quelli che venivano segnati dagli stranieri del nostro campionato negli anni Ottanta. Un assolo «coast to coast», dalla zona difensiva fino a quella d’attacco, saltando un avversario dopo l’altro, come se fossero coni da cantiere. Il tutto completato con una precisa e rapida conclusione di «backhand», proprio sopra la spalla del portiere. Un gioiellino. A firmarlo, a poco meno di tre minuti dalla terza sirena, è stato Daniel Carr. Una rete fondamentale, decisiva, segnata nel miglior momento del Friburgo, che poco prima aveva trovato il pareggio e stava spingendo per prendersi i tre punti. A festeggiare è invece il Lugano, che accantona la frustrazione dell’esordio casalingo contro il Bienne e lancia per davvero il suo campionato con un meritato successo in trasferta. «Segnare così è stato bellissimo», ci confida il canadese numero 7. «Credo che la mia esultanza valga più di mille parole. Sono andato subito sotto la curva dei nostri tifosi. È stato il modo migliore per ringraziarli. Ci seguono ovunque e devono sapere quanto noi giocatori apprezziamo questo loro attaccamento alla squadra».

La svolta in power-play

Nel primo tempo il Lugano è partito bene, ma è andato in svantaggio al primo affondo dei padroni di casa al 9’46’’. A cambiare l’inerzia del match, al 24’09’’, è stata la penalità di partita rimediata dal giovane Streule per una carica su LaLeggia. In quei 5 minuti di power-play, il Lugano ha trovato il cinismo che gli era mancato la sera prima, segnando due reti con le conclusioni al volo di Thürkauf e Arcobello. In seguito, il portiere Rüegger, preferito a Berra, ha impedito ai bianconeri di prendere il largo, nonostante un dominio ben sintetizzato dalla conta dei tiri in porta: 27 a 5 nel solo periodo centrale. Verso metà della terza frazione, però, la squadra di Gianinazzi si è fatta troppo passiva. Il Friburgo ne ha approfittato per aumentare la pressione sull’ottimo Schlegel, trovando il logico 2-2 al 53’56’’ con Borgman, liberato da DiDomenico, croce e delizia del Gottéron. A quel punto, l’energia era tutta a favore dei Dragoni. Ma Carr ha scritto un finale imprevedibile e bellissimo: «Avevamo smesso di giocare e questo ci deve servire da lezione. Per noi è importante uscire dalla nostra zona in velocità. In quel momento, ho visto un po’ di spazio e mi sono lanciato. In generale, è stata una buona risposta da parte di tutta la squadra dopo l’amara sconfitta di venerdì. Il power-play è cresciuto. E ha fatto la differenza».

Un coach soddisfatto

A sigillare il successo ci hanno poi pensato Granlund, autore del 4-2 dopo una bella combinazione con Arcobello e Ruotsalainen, e Thürkauf con il 5-2 a porta vuota. «Vincere in questa lega è molto complicato e portare via tre punti da Friburgo non è mai evidente», afferma Gianinazzi. «Mentalmente è stata una buona risposta dopo il k.o. di venerdì. Nei primi 40 minuti abbiamo giocato veramente bene. Soprattutto nel secondo tempo, quando li abbiamo messi costantemente sotto pressione. Nel terzo, però, abbiamo smesso di giocare con il disco, permettendo al Gottéron di aggredirci. Quando soffri e ti difendi così a lungo, prima o poi subisci. Fortunatamente Carr ha trovato una giocata incredibile. Nel complesso, siamo contenti di questi primi 120 minuti. Ma c’è tanto margine di crescita».

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