Calcio

Croci-Torti: «La mancanza di precisione ha fatto la differenza»

Soprattutto negli ultimi venti metri - Il tecnico bianconero: «Difensivamente siamo stati bravi, ma nelle fasi finali del primo tempo abbiamo concesso troppo»
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Flavio Viglezio
04.05.2024 23:34

Adesso si fa difficile. Forse impossibile. Non che prima l’impresa fosse semplice, ma il sogno di raggiungere lo Young Boys - che affronterà in trasferta lo Zurigo - è forse già svanito.

Peccato, davvero peccato. Sì, perché dopo undici risultati utili consecutivi - tra campionato e Coppa Svizzera - il Lugano è caduto proprio nel primo impegno del girone per il titolo. A Cornaredo si è imposto il San Gallo: tosta e quadrata, la squadra di Peter Zeidler è tornata a casa con tre punti pesantissimi. Difensivamente ordinata e solida, ha sfruttato le mancanze di un Lugano meno brillante del solito e - soprattutto - molto meno concreto del solito. Soprattutto nel primo tempo i bianconeri hanno offerto un buon calcio, fatto del solito possesso palla, cambi di gioco, trame di prima che hanno messo in difficoltà la difesa sangallese. Ma è mancata la giocata giusta. La concretezza, si diceva: «C’è tanta frustrazione - spiega Mattia Croci-Torti - e la verità è che è siamo stati poco precisi. Sono soddisfatto dell’atteggiamento della mia squadra, ci abbiamo provato fino alla fine. La mancanza di precisione negli ultimi venti metri ha fatto la differenza. Anche difensivamente siamo stati bravi, ma nelle fasi finali del primo tempo abbiamo concesso un paio di occasioni al San Gallo e siamo stati puniti. Andare in svantaggio è stata una mazzata, ma poi ci abbiamo provato. Loro, ovviamente, nella ripresa si sono chiusi. Non posso rimproverare niente alla mia squadra: sono amareggiato, non deluso».

Poca lucidità

È vero, ci ha provato fino alla fine, il Lugano. Anche se nei secondi 45' di gioco i bianconeri si sono fatti prendere un po’ troppo dalla frenesia di voler recuperare a tutti i costi il risultato. È insomma mancata la giusta lucidità, per trovare almeno la rete del pareggio. «Non è mai facile - prosegue il Crus - subire una rete al 44’ dopo aver dominato. Dal punto di vista mentale non è insomma stato evidente. Va detto anche che nella ripresa il San Gallo è stato bravo a rompere il ritmo, poi con i cambi ci siamo rimessi in carreggiata. Mi tocca dirlo un’altra volta: non abbiamo avuto il braccino, o paura di vincere, ma ci è mancato qualcosa».

Ripartire subito

Sì, è mancato qualcosa. Anche perché davanti a livello individuale ci si poteva aspettare di più da gente come Renato Steffen o - soprattutto - Zan Celar. E anche chi è subentrato nella ripresa  - Sabbatini a parte - non è riuscito a fornire un contributo sufficiente.

Ora si tratta di dimenticare in fretta la sconfitta, per essere comunque pronti sabato prossimo ad andare a sfidare lo Young Boys al Wankdorf: «Sì - chiosa il Crus - dovremo essere bravi a rialzarci subito per provare a fare qualcosa di importante in casa di una squadra che quest’anno davanti ai propri tifosi ha perso una sola volta. Lo dobbiamo anche ai nostri tifosi, che ci hanno sostenuto a gran voce: siamo usciti sotto gli applausi, non è mai scontato dopo una sconfitta».