Eccellono «Papa» e Grgic, male invece Behrens

Non ha alcuna responsabilità sui due gol. Lo si vede tutto sommato raramente.

Nulla di eclatante: spinge quando ha spazio di fronte a sé e si presta a cambiare lato nel finale.

Non fosse stato per una piccola sbavatura a inizio ripresa, la sua prestazione impreziosita dalla doppietta avrebbe meritato il massimo voto.

Altra buona prova, ma a prendersi tutte le luci della ribalta, giustamente, è il compagno di reparto.

Si fa sovrastare da Douline sul gol del momentaneo 3-1.

Il suo rendimento stagionale è nettamente inferiore a quello dell’anno scorso e, purtroppo, difficilmente le cose cambieranno quando sarà di ritorno dalla Coppa d’Africa.

Dagli 11 metri è, al solito, una sentenza. Brilla, in generale, su ogni palla ferma a disposizione dei bianconeri.

Prestazione, invero, non eccezionale ma ha il merito di segnare un gol tanto bello quanto importante.

Davanti è lui a provarci con maggior insistenza e qualità.

Tocca pochissimi palloni e riesce a sbagliarne la metà.

Confinato largo a sinistra fatica a incidere.

Primo impatto positivo, con il passare dei minuti arretra al pari del baricentro del Lugano.

Tornano i gol e, di riflesso, anche i tre punti. Un plauso anche al suo intero staff.