Bisogna crederci di più: capisco le scelte del Crus ma...
Ho l’impressione
che stiamo gettando al vento un’occasione d’oro per arrivare nei primi tre
posti.
È vero che guardando i risultati abbiamo quasi sempre perso con le prime tre
della classe, ma se analizzo tutte queste partite mi chiedo come abbiamo fatto
a perderle. Non ho mai visto un dominio da parte degli avversari, così come è
successo anche domenica contro il Basilea, dove abbiamo perso subendo un tiro
in porta.
Dovremmo credere di più nelle nostre qualità e come disse anche Braga, sono convinto
che questa squadra abbia i mezzi per arrivare in Europa attraverso il
campionato.
Abbiamo ancora visto domenica il Basilea: è tutta la stagione che giocano male
e non hanno più la personalità di una volta. Perdere contro di loro è un vero
peccato.
Sono d’accordo con Croci-Torti che la squadra abbia dei limiti negli ultimi 25
metri, ma l’impressione è che sia anche un problema mentale. Bisogna osare di
più e provare giocate diverse. E questo coinvolge sia l’allenatore che la
società. Aver parlato sempre e soltanto di salvezza e dell’importanza della
Coppa Svizzera, non dovrebbe essere un alibi per non essere ambiziosi in
campionato.
Ho sentito che si è discusso tanto della scelta dell’allenatore di operare un
parziale turnover contro il Basilea. Credo che sia giusto far ruotare i
giocatori, Croci-Torti è quello che conosce meglio di tutti le condizioni dei
suoi giocatori, ma personalmente avrei fatto un altro tipo di scelta. Invece di
inserire i “titolari” nel secondo tempo, li avrei schierati dal primo minuto,
per dare fiducia alla squadra e iniziare bene la partita. Eventualmente li
avrei sostituiti nella ripresa.
Così invece si è andati subito in difficoltà e dopo aver subito il gol non
siamo più riusciti a reagire, costretti a giocare la partita ideale per il Basilea.
Mi metto anche nei panni del pubblico che probabilmente preferisce vedere la propria
squadra schierare i migliori dall’inizio e che dia così una certa impronta alla
partita.
A proposito di pubblico, credo che ormai si sia provato un po’ in tutti i modi
a portare la gente allo stadio. Purtroppo quando ci qualificammo per l’Europa fummo
costretto a emigrare in altre città: peccato, forse lì abbiamo perso un po’ l’occasione
di riavvicinare il pubblico e di farlo entusiasmare per la nostra squadra.
Mi rendo conto che certo volte è quasi meglio far entrare la gente gratis allo
stadio, per aiutare la squadra e rinunciare ai soldi del botteghino.