Che notte ragazzi!
Non sarà una
partita facile, mi sembra scontato, eppure per stasera ho delle sensazioni
positive.
Non so come finirà, poiché le partite di Coppa sono sempre un’incognita, ma
sono convinto che il Lugano se la giocherà fino in fondo. C’è tanta voglia di
questa partita, l’attesa è altissima e i giocatori sono maturi, sono consci
dell’importanza della Coppa. Oltretutto nell’ambiente c’è il grande desiderio
di tornare in finale e vincere quel trofeo che ci era scappato in finale contro
lo Zurigo.
È vero, nelle ultime due gare non è stato un grandissimo Lugano, ma credo che
si sia trattato semplicemente di un calo di tensione, dovuto soprattutto alle
assenze di alcuni giocatori di esperienza, gente che soprattutto dal profilo
caratteriale è indispensabile a questo gruppo.
Sono state molto criticate le seconde linee, ma avevo già detto a suo tempo che
anche se si tratta di giocatori interessanti, vanno inseriti un po’ per volta,
va dato loro tempo. Quando si è costretti a schierarli tutti assieme emergono
le loro fragilità. Non è ovviamente colpa di Croci-Torti, che tra infortuni e
squalifiche è stato obbligato a schierarli, ma è logico che potessero avere
delle difficoltà.
Anche l’infortunio di Facchinetti è stato un duro colpo: stava giocando molto
bene, era una garanzia per la squadra e la sua assenza si è sentita.
Per quanto riguarda la semifinale di stasera penso che alla fine vedremo in
campo sia Bottani e Maric, due giocatori troppo importanti per questo Lugano: ci
tengono tantissimo a una partita come questa e stringeranno i denti per
esserci.
In porta credo che giocherà Saipi: ormai la squadra si è abituata a lui e si
sente più tranquilla. Oltretutto Osigwe, un portiere che ho sempre stimato, è
rimasto tanto tempo senza giocare e probabilmente gli manca un po’ di fiducia.
Farlo giocare in una partita come quella di stasera sarebbe un rischio troppo
grande.
Sarà importante anche la componente pubblico questa sera. Ogni volta che
Cornaredo si riempie ci si chiede perché non succeda sempre, ma ormai sappiamo
dei problemi infrastrutturali che Lugano si trascina da anni e fino all’arrivo
del nuovo stadio sarà così. Oggi c’è l’enfasi della Coppa, senza contare che
non ci saranno i Minori, e questa sfida in città è molto sentita. Se
aggiungiamo i mille o più da Lucerna, ecco che spieghiamo il tutto esaurito. I
prezzi? Sì, anche loro sono importanti. Hanno fatto bene ad applicare prezzi
popolari: meglio guadagnare qualche franco in meno ma avere lo stadio pieno.
Chiudo con altri due temi. Il primo è relativo a Massimo Immersi, che passa dal
Team Ticino alla Federazione Svizzera di calcio. Sono molto contento per lui, è
un nuovo traguardo che si è meritato con il lavoro e l’impegno. Gli auguro il
meglio. Credo che con l’arrivo di Roman Hangarter a Lugano assisteremo probabilmente
a una riorganizzazione a più livelli. Stiamo parlando di una figura importante,
di un uomo di grande esperienza in questo settore. La cosa importante è che
certi vecchi personaggi, che riporterebbero cliché ormai superati, non tornino
più.
Chiusura sul Bellinzona. Mi spiace per la sconfitta con il Breitenrain di cui si
è discusso tanto. Credo però che i granata siano molto forti, sicuramente la
squadra più attrezzata della categoria e non devono mollare proprio adesso.
Mi sembra di capire che attorno alla squadra esista una grande pressione, si
vuole vincere a tutti i costi, ma è normale che sia così in una piazza come
quella granata. Ne ha fatto le spese anche Aeby, probabilmente arrivato a un
punto in cui non la reggeva più. Ma adesso manca pochissimo e chi arriverà
dovrà essere bravo a ridare slancio a questa squadra. Il Bellinzona può ancora
farcela.