Il Crus e l'importanza dell'esperienza
Lo avevamo già scritto tempo fa: il Lugano ha imparato a viaggiare in modalità risparmio energetico, anche se, a Cornaredo contro l'Yverdon, si è vista una squadra con una gamba migliore di quella vista a Zurigo, nonché una maggiore concentrazione generale da parte dei protagonisti. E non è un caso che i ticinesi siano riusciti a rimanere con la rete inviolata. Atleticamente, i padroni di casa non sono stati messi sotto dagli ospiti, mantenendo il predominio, sotto quest'aspetto, anche nella seconda parte della ripresa, nonostante il turno infrasettimanale in trasferta di giovedì sera.
E poi, diciamolo: elementi come Mattia Zanotti alzano la qualità del gioco. E non è un caso che la seconda rete sia venuta proprio grazie a una percussione sulla fascia dell'esterno italiano, che ha una grande facilità a superare l'uomo e crossare dal fondo: appena entrato, il numero 26 ha fatto la differenza, dal punto di vista atletico, e non solo. In vista di una settimana impegnativa, che vedrà il Lugano impegnato in trasferta sia in Conference League che, soprattutto, domenica pomeriggio, a Berna contro lo Young Boys, il recupero di due elementi come il terzino ex Inter e Milton Valenzuela, potrebbe dare a Mattia Croci-Torti (diventato il più vincente di tutti sulla panchina del Lugano, con 77 successi) delle opzioni in più nella gestione di queste due gare, molto importanti per il futuro dei sottocenerini, in Europa e in campionato.
Il tecnico, nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa, lo ha detto chiaramente: sto facendo fruttare l'esperienza dell'anno scorso. Dodici mesi fa, ci ricordiamo, la compagine sottocenerina, falcidiata dagli infortuni, zoppicava in campionato sotto il sesto posto e in Europa (dove, a onor del vero, stava affrontando avversarie più impegnative), dopo una discreta partenza, stava iniziando a perdere colpi. Quest'anno, ai primi di novembre, è in testa alla classifica, in coabitazione con lo Zurigo, e in Europa viaggia a punteggio pieno, con una serie che potrebbe allungarsi giovedì sera. Certo, la gestione delle forze è differente, così come la rosa messa a disposizione dell'allenatore momò, nonostante manchi il pezzo pregiato, vale a dire un finalizzatore efficace. Però, con un Nacho Aliseda così, e uno Steffen che, quando serve, sa cercare anche la porta in prima persona, oltre a mettere i compagni soli davanti al portiere un paio di volte a partita, si può aspettare che i cecchini titolari si ritrovino.
Nel frattempo, si va avanti, in attesa dei primi bilanci di metà dicembre, quando sapremo se i bianconeri si saranno guadagnati i quarti di Coppa svizzera e dove si troveranno, in Europa e in campionato. Dove, nel frattempo, è tornato il Basilea, nonostante lo stop a Berna, a metà settimana. Senza Europa, i renani si candidano a essere dei seri pretendenti per il titolo, in virtù di una squadra giovane, con l'aggiunta di elementi di grande esperienza: un po' come il Lugano, ma con alle spalle un diverso bacino d'utenza e non solo. Tenuto conto poi della presenza, nelle zone nobili della graduatoria, di Zurigo e Servette, e un Lucerna che potrebbe inserirsi, ci possiamo aspettare, quindi, una stagione combattutissima, come non si vedeva veramente da tantissimo tempo.
(Foto Keystone/Golay)