L'ultimo ballo della "vecchia" Champions
Come ci ricorda oggi il Cdt, inizia oggi l'ultima edizione della Champions League come la conosciamo. Con 32 squadre e 8 gironi da 4 squadra. Dalla prossima stagione cambia tutto o quasi: più squadre partecipanti, più partite e un girone unico.
1. Perché, dopo vent’anni all’insegna della stabilità, l’UEFA ha deciso di cambiare il formato della Champions League?
Dopo un ventennio trascorso mantenendo la stessa linea, tutti gli interessati hanno avvertito la necessità di abbracciare un nuovo modello. Nelle spiegazioni ufficiali, ovviamente, la parola «Superlega» non è mai stata menzionata. Ma è plausibile - per non dire probabile, che l’ambizioso progetto, annunciato e poi naufragato nel giro di poche ore nella primavera del 2021, abbia contribuito ad alimentare la sete di cambiamento della federazione continentale.
2. Nel concreto, quali saranno le novità introdotte a partire dall’edizione 2024/2025?
Innanzitutto aumenterà il numero delle squadre partecipanti, che passerà dalle attuali 32 a 36. I criteri di qualificazione rimarranno gli stessi, e i 4 posti extra verranno assegnati - nell’ordine - a: la quinta federazione del ranking UEFA, una vincitrice di campionato supplementare (che si qualificherà attraverso il «percorso campioni») e le due federazioni che avranno ottenuto il miglior risultato collettivo nell’edizione dell’anno precedente. La seconda grande novità sarà poi rappresentata dalla rivoluzione della fase a gironi. Nello specifico, non vi saranno più 8 gruppi da 4 squadre, bensì un singolo girone da 36, concepito come un unico campionato. Nell’ambito dello stesso, ogni club disputerà non più 6, bensì 8 partite. Una volta archiviata la fase a «girone», poi, si passerà a quella ad eliminazione diretta. Le prime 8 classificate del gruppo unico accederanno subito agli ottavi di finale, mentre i 16 club che termineranno tra il 9. e il 24. posto disputeranno uno spareggio (andata e ritorno) per passare al turno successivo. Le 12 compagini che si piazzeranno tra la 25. e la 36. posizione, infine, al contrario di quanto accade oggi non verranno retrocesse in un’altra coppa europea, bensì verranno eliminate da ogni competizione.
3. Con l’avvento del nuovo formato, cosa cambierà per i club svizzeri?
Di fatto, poco o nulla. Detto che il nuovo girone unico sarà da scoprire per tutti, e che realisticamente 3 dei 4 posti extra non concerneranno la realtà elvetica, l’unico vero cambiamento sostanziale potrebbe riguardare il posto in più assegnato alla vincitrice di un campionato, che si qualificherà attraverso il «percorso campioni ». Il ticket verrà infatti assegnato a un club il cui Paese si trova al di fuori della top 10 nello speciale ranking UEFA, costellazione che, sì, concerne tra altre realtà - anche quella svizzera.