Morini: "Adesso dobbiamo riflettere"
Giovanni Morini non ci gira attorno: la sconfitta contro lo Zugo, leader lanciatissimo di questo campionato “anomalo”, è una delle più pesanti incassate dal Lugano in questa stagione. Agli avversari non è parso vero di trovare tanta pochezza e tanta irritante mollezza di fronte. La squadra di Tangnes, infatti, non si è fatta mancare nulla, dominando da un capo all’altro con ferocia agonistica dapprima (parziale di 4-0 dopo 20 minuti e un gol segnato dopo appena 19 secondi da Diaz) e con un controllo assoluto della situazione poi. I bianconeri, insomma, non ci hanno capito nulla, ad immagine di Romain Löffel, impacciato, lento, a tratti irritante.
Giovanni Morini: una serata da incubo la vostra
"Dobbiamo riflettere e capire perché non siamo mai stati in grado di offrire una valida resistenza alla capolista. Sapevamo della sua forza, sapevamo della qualità del suo organico e della velocità che imprime al gioco. Malgrado ciò li abbiamo affrontati senza la giusta attitudine, quella che ci aveva permesso a Zurigo di disputare un’ottima partita. Non siamo mai veramente entrati sul ghiaccio. Un atteggiamento inaccettabile".
Il match è durato in pratica 19 secondi…
"Il gol iniziale di Diaz non deve fungere da alibi. C’era tutto il tempo di recuperare. Purtroppo a decidere la partita è stato il nostro atteggiamento rassegnato. Una questione di mentalità? Non saprei: a Zurigo abbiamo disputato una partita solida. Non è possibile che in tre giorni sia cambiato tutto…".
Molle e impacciata e
anche incapace di costruire gioco
"Direi che la mancanza di gioco sia conseguenza del resto. Se
non hai energia, se non hai grinta o carattere, non puoi certo pensare di
andare lontano. Una serata veramente storta, brutta; una sconfitta che non
ammette scuse e della quale siamo tutti responsabili…".
Unica nota positiva i giovani.
Dobbiamo imparare da loro! Fatton, schierato al posto di Schlegel sullo 0-4, Ugazzi e Villa si sono salvati dal marasma generale. Hanno disputato una partita all’altezza delle aspettative e contro un avversario di grande qualità. Personalita, coraggio e tanto cuore. Unica luce in una serata da dimenticare al più presto, a partire dalla sfida di domenica contro il Davos.