"Sarri aveva qualcosa di diverso..."

Ludovico Moresi, allenatore del Lugano II, era presente questa sera a
Fuorigioco per parlare della sua squadra, di una Prima Promotion molto
competitiva e della sua giovane carriera di allenatore.
Nel finale della sua intervista hanno colpito molto le sue parole, quando ha
dovuto dire chi è stato l’allenatore che l’aveva colpito durante la sua
carriera da giocatore.
“Assolutamente Maurizio Sarri, che all’epoca, quando allenava l’Avellino,
squadra in cui giocavo, non era ancora famoso. Ma si vedeva che aveva qualcosa
di diverso da tutti gli altri che avevo avuto”.
Già, ma cosa?
“La sua più grande qualità era quella di farti capire le cose nel modo più
semplice possibile. Si entrava in campo e si sapeva esattamente cosa fare. Non
proprio una cosa così scontata per un allenatore”.
E dire che Moresi di allenatori importanti ne ha avuti tanti.
“Certo, tutti molti bravi, da Trossero a Morinini, da Tami a Galderisi: ma quando
sono stato con Sarri, ho capito subìto che era diverso dagli altri. Quando ho
smesso di giocare, nel 2011, ho pensato tanto a lui e al fatto che mi aveva
forse dato la spinta finale per fare l’allenatore”.
E ora che lo vede alla Lazio, ad alti livelli, come le sembra?
“Lo vedo sempre più “pazzo”, sempre più maniaco del lavoro, e la cosa non mi
stupisce. Spero di poterlo andare a trovarlo un giorno, magari già quest’inverno.
Sarebbe davvero un’esperienza interessante”.