Schultz, buona la prima
CI voleva ed è arrivata. Una vittoria voluta con il cuore, una squadra che è tornata a lottare come nei suoi momenti migliori.
Ieri sera gli occhi erano tutti puntati sul nuovo straniero, il difensore, Justin Schultz schierato da Luca Gianinazzi per ben 22’31 nella prima linea difensiva con Mirco Mueller. Il giocatore canadese è stato il più utilizzato da Gianinazzi e a giusta ragione. Privo pure di Samuel Guerra, il tecnico bianconero non ci ha pensato molto a retrocedere il "neo aviatore" Leandro Hausheer a settimo difensore con un sol cambio in tutta la partita. Evidentemente al Giana non è piaciuto lo sgarbo del giovane Leandro dopo che il tecnico aveva addirittura accantonato Calle Andersson per dagli più ghiaccio sperando che rimanesse sulle Rive del Ceresio.
La partita contro il Bienne ha mostrato un Lugano in ripresa, malgrado i bianconeri abbiano commesso ancora troppi errori in fase d’impostazione, lasciando vere e proprie autostrade verso Schlegel, non impeccabile sui primi due gol dei seelender.
Dicevamo di Jastin Schultz sceso in pista con il numero 6 e subito a suo agio con i nuovi compagni. Il canadese si è reso protagonista di un paio di finezze difensive e ha subito partecipato al power play con il primo blocco bianconero. Il carisma del canadese ha evidentemente influenzato tutti i compagni che hanno finalmente giocato una partita tutta grinta e cuore.
Fondamentale il timeout chiesto da Gianinazzi guando la sua squadra era in evidente difficoltà: una mossa che ha cambiato il destino della partita a favore dei ticinesi. Da segnalare che i primi due gol sono stati ad opera di due prodotti del vivaio bianconero, Fazzini e Canonica (gran gol). A memoria non ricordiamo che due ticinesi del vivaio abbiano realizzato due reti in sequenza come è accaduto ieri sera alla Cornèr Arena. Anche questo è sicuramente un evento da ricordare in una serata finalmente positiva.
(Foto Zocchetti)