Hockey

Friburgo e Lugano, pressioni a confronto: il peso delle scorie e quello della storia

I dubbi di chi insegue il suo primo titolo in assoluto e quelli di chi non vince una «bella» dal lontano 2006
© Keystone/Alessandro Crinari
Fernando Lavezzo
28.03.2024 06:00

«In gara-7 si azzera tutto», dicono i protagonisti. «Ciò che è successo nelle prime sei partite non conta più», aggiungono. Possiamo crederci, ma fino a un certo punto. Perché le scorie restano. Nella testa e nelle gambe. La pressione è quasi tutta sul Friburgo, al quale i tifosi chiedono una sola cosa sin dal «giorno 1» dei playoff: il primo titolo nazionale nella storia del club. Secondo al termine della regular season con oltre 100 punti, il Gottéron è sempre stato il favorito naturale della serie. Figurarsi dopo le prime due comode vittorie. La tenacia e la crescita del Lugano, però, hanno innervosito la squadra di Dubé. Che ha iniziato a dubitare. E a perdere. I bianconeri si sono aggiudicati tre delle ultime quattro gare. E martedì sono finalmente riusciti a imporsi entro i 60 minuti. Un bagaglio di fiducia notevole con cui affrontare la «bella», in un ambiente ostile. Sarà importante reggere il probabile urto iniziale, cercando di togliere dalla partita anche il rumoroso pubblico della BCF Arena.

Il solo peso al collo dei bianconeri è rappresentato dalla storia. La semifinale manca dal 2018, anno in cui i bianconeri persero la finale per il titolo a gara-7. Ecco: i bianconeri non vincono una gara-7 dai quarti del 2006 contro l’Ambrì Piotta. In seguito ne hanno giocate tre, perdendole tutte. Prima della citata finale di sei anni fa c’era stato il quarto di finale con il Davos nel 2009. I bianconeri, allenati da Hannu Virta, arrivarono alla «bella» grazie a tre successi dopo il 60’ (due all’overtime, uno ai rigori), rimontando dall’1-3 nella serie. Gara-7, preceduta alla vigilia da una scazzottata in allenamento tra Thoresen e Helbling, fu un disastro: 7-1 per i grigionesi. Nel 2013 fu invece lo Zugo ad eliminare i bianconeri di Larry Huras a gara-7 dei quarti di finale. Avanti 2-1 dopo il break in gara-3 alla Bossard Arena, il Lugano perse gara-4 all’overtime (gol di Casutt al 75’) e gara-5 in un terribile terzo tempo (parziale di 4-1) dopo essere stati avanti 3-1. Rimasti in vita in gara-6 (2-1), Domenichelli e compagni persero la sfida decisiva per 4 a 1.

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