Nuoto

«Grande tempo, ripetersi non è mai evidente»

Noè Ponti commenta con soddisfazione l'oro conquistato nei 50m delfino, agli Europei in vasca corta di Lublino
©KEYSTONE/PATRICK B. KRAEMER
Red. Sport
03.12.2025 23:04

Una prima parte in controllo. Poi 25 metri impressionanti, tra fase subacquea e bracciate finali. Sì, nei 50m delfino in vasca corta Noè Ponti è ancora il più forte di tutti a livello europeo. A Lublino, però, si è assistito a una clamorosa dimostrazione di forza, alla quale gli avversari più temibili non hanno saputo opporre resistenza. «Me li sono mangiati»sintetizza il ticinese ai microfoni della RSI, assaporando la prima medaglia della competizione continentale. «Non è mai semplice ripetersi a questi livelli. Come non è da tutti conquistare l’oro in questa specialità per tre anni di seguito, con Europei, Mondiali e ancora Europei. Beh, ci sono riuscito e sono molto felice».

Ponti sottolinea «il grande tempo» grazie al quale ha dominato la finale. «Di nuovo ventuno secondi e mezzo» rileva il 24.enne. Per la precisione, Noè ha fermato il cronometro a 21’’54. In semifinale erano stati addirittura 21’’51, sinonimo di record dei Campionati. La concorrenza, suggerivamo, è stata staccata in modo netto. L’ungherese Szebasztian Szabo ha chiuso in 21’’89, mentre il francese Maxime Grousset - grande rivale di Ponti - in 21’’99.

Massimo Meloni, allenatore del gambarognese, è naturalmente soddisfatto. «Era molto importante partire con un oro. Credevamo che i nostri avversari potessero andare un po’ più veloce. E, in realtà, il discorso vale pure per Noè. Prima della gara, ad ogni modo, gli ho detto di esagerare. Di andare a prendersi questa prima medaglia». Il bello, però, deve ancora venire. «Il tempo ottenuto sui 50, e in particolare il ritorno incredibile, mi lascia ben sperare in vista dei 100m delfino,. che sono la nostra gara» conferma il tecnico italiano. «Perché Noè ha un mentale così forte? Perché la sua fame di vittoria è sempre la stessa. Anzi, ha subito voluto reagire agli argenti ottenuti ai Mondiali della scorsa estate, dietro a Grousset. Nella sua testa si è già posto l’obiettivo di andare a batterlo a Parigi, in casa sua, agli Europei in vasca lunga del 2026».

Non solo. Pochi minuti dopo essersi messo al collo l’oro nei 50m, il ticinese ha firmato il miglior tempo nelle semifinali dei 100m misti: 51’’24. Questa sera è in programma la finale, preceduta - in mattinata - dalle batterie nei 100m delfino.

Sorrisi e delusioni

Quella di mercoledì è stata una giornata di sorrisi e delusioni. Pur non superando le batterie, la staffetta mista elvetica si è per esempio tolta una grande soddisfazione nella 4x50 m misti. Thierry Bollin, Maël Allegrini, Gaia Rasmussen e Angelina Patt hanno infatti migliorato di oltre due secondi il record nazionale, chiudendo in 1’41’’68 minuti.

Il personale stagionale nei 200 m stile libero non è invece bastato ad Antonio Djakovic per accedere alle semifinali. Il 24.enne non potrà quindi difendere il bronzo conquistato nel 2024 in Serbia. Nulla da fare, tra gli altri, anche per il ticinese d’adozione Paul Niederberger, che nelle batterie dei 1.500m stile libero ha dovuto accontentarsi del 23. tempo (15’03”52).

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