Basket

Il Lugano ha cuore, ma l'Olympic è troppo forte

I Tigers reggono un quarto, poi Friburgo controlla il match - In classifica il Losanna riaggancia i bianconeri - Nessun problema per Massagno contro gli Starwings: gli uomini di Gubitosa fanno la differenza nel finale
©CdT/Chiara Zocchetti
Mattia Meier
06.03.2024 22:25

Nessuna sorpresa questa sera all'Istituto Elvetico, dove Friburgo ha fatto valere la legge del più forte, battendo un Lugano davvero troppo poco attrezzato per resistere più di una decina di minuti contro la squadra più forte del campionato. E che per i playoff potrebbe anche ritrovare Kovac.

Differenza netta

Niente magia quindi per una volta in riva al Ceresio. Troppa la differenza di valori in campo; troppo il talento, il fisico, ma pure il mestiere e l'esperienza dell'Olympic, non certo per caso lassù in cima alla classifica. La forza principale dei burgundi è stata la capacità di mostrare quanto corta possa essere la coperta luganese, esponendo tutte le debolezze dei bianconeri, squadra cui piace correre ma che se impossibilitata a farlo diventa decisamente malleabile. Perché i Tigers di Montini sono un gran bel gruppo di solisti, capaci, quando trovano spazio per andare a briglie sciolte, di travolgere chiunque, ma quando imbrigliati finiscono per perdere i riferimenti abituali andando così a sbattere, tanto più se le percentuali al tiro non gli sono amiche. Friburgo ne è stato pienamente capace, alzando il muro difensivo, mettendoci tanto fisico sui due lati del campo, costringendo così i ticinesi a cercare tante, e soprattutto forzate, soluzioni personali. Poi, come spesso in stagione, dove non è arrivata la tecnica il Lugano ci ha messo il cuore, quello che quest'anno fa provincia, regalandosi un secondo tempo di assoluta resistenza, costringendo un paio di volte al time out Petit. Ma più che strappare qualche applauso qua e là, altro non gli è riuscito, perché i burgundi tosti lo sono pure nella testa e non sono andati oltre qualche estemporaneo brivido, gestendo con esperienza la seconda metà di partita.

Orgoglio e resistenza

Tutto questo non ha impedito al Lugano di provare a gettare come detto il cuore oltre l'ostacolo. Nel primo quarto, quello in cui ha provato anche a fare la voce grossa, sorretto dal 50% al tiro (4/7 da 3) e Battey gran mattatore (10). E poi, ancora, nel secondo tempo, quello della resistenza, in cui si sono aperti un po' gli spazi (13 punti in contropiede, 2 nei primi 20'), con un paio di occhiate alla singola cifra di svantaggio (56-68 al 27', 67-78 al 33'), dopo essere sprofondati anche a -23 nei secondi dieci minuti, trascorsi in piena apnea (2/13 al tiro) e in balia dei friburghesi, assoluti padroni del campo. Una gestione esercitata ad ogni modo anche nella seconda metà di partita, rispondendo sempre presente ad ogni abbozzo di rimonta dei Tigers, contro cui ha pesato anche la controprestazione degli elvetici, offensivamente ininfluenti (anche per ingordigia di qualche compagno). Difficile pensare che il terzetto statunitense, soprattutto con un Sampson in confusione, possa, da solo, salvare serate come quella con la capolista. E i bianconeri sono pure stati riagganciati dal Losanna in classifica.

Allungo decisivo

Trasferta vincente invece per la SAM Massagno, uscita indenne da Birsfelden. Contro gli Starwings, fanalini di coda del campionato, i ticinesi hanno piazzato l'allungo decisivo in un quarto periodo da 33-16, arrivato dopo tre frazioni un po' altalenanti nelle quali i padroni di casa qua e là hanno provato a mettere il fiato sul collo a un ottimo Steinmann e compagni.

I tabellini

Lugano Tigers 79

Olympic Friburgo 96

(22-26, 32-53, 70-84)

Spettatori: 100.

Arbitri: Novakovic, Vitalini e Ferroni.

Lugano Tigers: Hammond 24 (6/12 da 2, 3/7 da 3 + 3/3 t.l.), Warden 2 (1/3, 0/4), Bracelli 2 (1/2, 0/1), Sampson 15 (1/7, 2/4 + 7/10), Battey 26 (6/10, 4/8 + 2/2); Dell'Acqua 7 (1/3, 1/5 + 2/2), Bernardinello 3 (1/1), Donnelly, Veronesi. NE: Picco.

Olympic Friburgo: Nottage 12 (2/7, 1/3 + 5/7), Green 10 (2/6, 2/5), Jurkovitz 6 (2/4, 0/1 + /), Martin 21 (9/11, 1/4), Cotture 15 (6/9, 1/3); Williams 8 (1/2, 1/3 + 3/5), Kazadi 6 (2/2 + 2/2), Sane 10 (4/6 + 2/2), Ducommun 6 (0/3, 2/3), Leyrolles 2 (0/1, 0/1 + 2/2). NE: Yao.

Starwings 78

Massagno 105

(20-30, 44-58, 58-76)

Spettatori: 150.

Arbitri: Papaoiannou, Mazzoni e Schaub.

Starwings: Nelson 18 (2/4, 4/6 + 2/2), Pashkevych 11 (1/2, 3/6), Harris 18 (3/7, 4/11 + 0/1), Weibel 3 (0/6, 1/6), Rohlehr 16 (8/9); Miavivululu 6 (3/6, 0/6), Puzenat 6 (0/2, 2/2), Fasnacht (0/1, 0/1), Galle. NE: Domingos.

SAM Massagno: Martino 2 (1/2, 0/1 + 0/1), Mladjan D. 15 (5/7, 1/5 + 2/3), Williams 16 (2/3, 4/7), Mladjan M. 10 (2/4, 2/8), Clanton 12 (6/7 + 0/4); Dunans 6 (1/3, 1/3 + 1/2), Ballard 13 (4/8 + 5/10), Steinmann 24 (5/6, 4/6 + 2/3), Tutonda 7 (2/3 + 1/2), Seistrajkov (0/1)..

Note: SAM priva di Solcà (inf.).