Golf

Jeremy mira molto in alto, la Svizzera torna sul Tour

Il grigionese Freiburghaus si è guadagnato la carta per il circuito maggiore nel 2023 - Gianluca Patuzzo: «Lo conosco fin da quando era un ragazzo e già avevo intuito le sue qualità - È forte sul piano fisico e questo è un atout quando si tratta di giocare sui campi più importanti»
Jeremy Freiburghaus ha confermato le sue potenzialità con un rendimento costante sul Challenge Tour. ©Keystone/Gian Ehrenzeller
Raffaele Soldati
06.10.2022 22:17

Ormai si può dire, la Svizzera tornerà ad avere un professionista sul DP World Tour 2023, nuova denominazione dello European Tour. A guadagnarsi la carta per il circuito maggiore è stato il 26.enne grigionese Jeremy Freiburghaus, dimostratosi molto regolare nel Challenge Tour 2022, che peraltro non si è ancora concluso. Dopo Paolo Quirici e André Bossert (negli anni Novanta e a seguire) solo un giocatore rossocrociato, il romando Julien Clément, aveva avuto l’onore di disputare due stagioni complete in Europa (2003 e 2004). Nel 2019 Joel Girrbach aveva potuto giocare 17 tornei sul circuito maggiore, usufruendo però di una carta limitata.

La promozione di Freiburghaus è un grande successo per il diretto interessato, ma anche per Swiss Golf, che si augurava da tempo di poter contare su una figura di spicco anche in campo maschile. A brillare, nelle ultime stagioni, erano state piuttosto le donne grazie alle eccellenti prestazioni di Albane Valenzuela o delle sorelle Kim e Morgane Métraux.

Dal sogno alla realtà

Freiburghaus, intervistato sull’ultimo numero di Swiss Golf, rivista ufficiale della federazione, ha raccontato che accedere al circuito maggiore è sempre stato il suo sogno. «Da quando ho iniziato a praticare questo sport, cioè da quando avevo 8 anni, ho sempre sognato di poter giocare un giorno i più importanti tornei in Europa o negli Stati Uniti. Ho lavorato tanto per raggiungere questo traguardo».

Il grigionese non è certo il tipo che si accontenta facilmente. Che sia ambizioso lo si capisce d’altra parte dalle sue dichiarazioni e dal desiderio di non limitare i suoi orizzonti. Raggiunto un traguardo, già pensa al prossimo, che costituisce un sogno ancora più grande: «Vorrei impormi in diversi tornei sul circuito, magari anche nelle prove maggiori». Che nel golf sono i tornei del Grande Slam.

Stuart Morgan, Performance Manager di Swiss Golf, ha spiegato bene la crescita golfistica di Freiburghaus, sottolineando le qualità atletiche e soprattutto mentali del giocatore. «In maggio, e poi ancora in agosto, Jeremy ha conquistato due secondi posti nel Challenge Tour. A questi due brillanti risultati ha aggiunto diversi piazzamenti tra i top 10. È così che il grigionese ha posto le basi della promozione nel DP World Tour 2023».

Ma come spiegare la sua crescita? Lo stesso Freiburghaus ha detto che fra i 10 e i 14 anni si era rinforzato molto sul piano fisico e tirava la pallina più lontano degli altri ragazzi. Poi ha incontrato maggiori difficoltà attorno ai 16 anni quando ha iniziato ad accorgersi che nel golf non basta la forza, ma è fondamentale avere pazienza e sensibilità. Però un conto è giocare tra gli amateur, un altro tra i «pro». Alla fine della sua carriera da amateur Jeremy aveva rafforzato la convinzione che la sua strada fosse comunque quella dei tornei. Ci ha creduto fino in fondo ed ecco il risultato.

L’importanza del ranking

Quali le impressioni di Gianluca Patuzzo, capitano dei professionisti elvetici (SPGA), head pro al Golf Patriziale di Ascona e coach della regione sud-est (Ticino e Grigioni)? «Conosco Jeremy fin da quando era un ragazzo. È forte sul piano fisico e questo è un atout non indifferente quando si tratta di giocare sui campi più importanti d’Europa. So che il grigionese ha già ricevuto qualche invito per il circuito maggiore, ma ha preferito concentrarsi sul Challenge Tour per confermare la sua ottima posizione nel ranking. Attualmente è tra i top 10. I primi 20 ottengono la carta per il circuito maggiore. Chi finisce tra i primi 4 avrà la possibilità di giocare anche eventi di grande spessore, se si chiude al 15. o 16. posto alcune porte invece si chiudono. Sono felice per Jeremy». Una bella notizia infine anche per il Ticino. Al Golf Limpachtal si sono appena conclusi i campionati della SPGA. La vittoria è andata a Luca Galliano.