Ciclismo

«La brutta caduta sul pavé mi ha scombussolato i piani»

Filippo Colombo cerca di tenersi in forma, nonostante il gomito operato dopo la caduta nella Parigi-Roubaix: «Prima di tornare a gareggiare passeranno almeno tre mesi, alla fine di luglio saprò come proseguire la stagione»
Filippo Colombo dovrà saltare la prima parte della stagione di mountain bike. © Keystone/Maxime Schmid
Raffaele Soldati
28.04.2023 06:00

A quasi tre settimane dalla caduta nella foresta di Arenberg alla Parigi-Roubaix, Filippo Colombo dà qualche indicazione sul suo stato di salute. «Ho subito diverse fratture al gomito sinistro e sono stati lesi anche i legamenti - dice il corridore ticinese - . Mi hanno operato il 10 aprile, il Lunedì di Pasquetta, un giorno dopo quel maledetto infortunio sul tratto di pavé. Molti mi hanno chiesto quando potrò tornare a correre e ad allenarmi. Mi piacerebbe avere delle certezze, ma questa è una domanda alla quale io stesso purtroppo non so ancora rispondere. Vista la complessità della frattura, posso solo immaginare che dovrò stare a riposo per almeno due mesi, forse anche tre. Salterò la prima parte della stagione della mountain-bike, che per me avrebbe dovuto iniziare il 12 maggio, a Neve Mesto, nella Repubblica Ceca. Quella brutta caduta mi ha scombussolato i piani».

Niente programmi

In questo momento è difficile parlare di programmi, così come di piccoli bilanci di quanto ho fatto fin qui. Cosa dice però Filippo in merito allo spirito con il quale dovrà affrontare le prossime settimane? «II dolore è parzialmente passato. Mi sono costruito una sorta di palestra personale. Cerco, nel limite del possibile, di lavorare con i rulli e con un’imbragatura che mi sorregge, ma che non è proprio ottimale. Faccio una gran fatica. Un paio di volte al giorno mi sottopongo a sedute di fisioterapia dalla quale traggo benefici. Da una parte c’è il problema fisico, dall’altra è importante mantenere la fiducia e restare sereno sul piano psicologico. Non è facile, soprattutto se riguardo indietro. Quello che è successo è un classico infortunio che può capitare a chiunque faccia il mio mestiere. Avete visto Tadej Pogacar la scorsa domenica alla Liegi-Bastogne-Liegi? il fenomeno sloveno cercava un altro acuto nell’ultima delle classiche di primavera. Il destino ha invece voluto che cadesse, procurandosi fratture multiple a un polso. Anche lui ne avrà per un po’ di tempo. Sappiamo che si sta allenando individualmente, per come può, al fine di tornare a gareggiare al Tour de France, suo obiettivo principale in questa stagione».

Obiettivi da rivedere

E gli obiettivi di Filippo Colombo? «Intanto - risponde il nostro biker - ho il rammarico di aver chiuso nel modo peggiore la mia avventura primaverile nelle gare su strada. Con il senno di poi si può dire tutto. Resta il fatto che la scelta di variare la mia preparazione anche attraverso competizioni di altro genere mi aveva in parte regalato discrete soddisfazioni. Adesso mi tocca ripartire quasi da zero. Ripeto, non mi devo abbattere troppo. Il chirurgo che mi ha operato a Zurigo mi darà presto indicazioni più precise. La mia priorità è innanzitutto quella di ritrovare la mobilità completa del gomito. Ci vorrà un po’ di tempo». I mesi di maggio, giugno e luglio richiederanno molta pazienza a Filippo Colombo. In agosto Glasgow ospiterà i Campionati del mondo. La Scozia per ora è un miraggio. Ma il coraggio e la forza d’animo del ticinese non verranno meno. Nella tarda estate e in autunno sentiremo ancora parlare di «Pello».