L'intervista

Calvin Thürkauf: «Che onore portare la “C”, e Arcobello mi aiuterà»

Il nuovo capitano bianconero si racconta, parlando del nuovo ruolo, dei suoi progressi dopo l'infortunio rimediato ai Mondiali e delle ambizioni del club in vista della nuova stagione
Il 26.enne è reduce da un infortunio alla spalla, rimediato vestendo la maglia della Svizzera agli ultimi Mondiali. © CdT/Gabriele Putzu
Giacomo Notari
01.08.2023 20:30

«C come capitano, C come Calvin». Così l’Hockey Club Lugano ha annunciato il passaggio di testimone tra Arcobello e Thürkauf, nel giorno della festa nazionale. Il 26.enne, con un contratto valido fino al 2029, sarà il nuovo leader dello spogliatoio bianconero.

Calvin, il suo mese d’agosto è iniziato con una notizia importante. Cosa rappresenta per lei essere stato nominato capitano del Lugano?
«È un onore e una grande emozione. È ancora difficile da descrivere sinceramente, ma sono molto fiero che la società mi abbia scelto per essere il nuovo capitano della squadra».

Quando lo ha scoperto?
«Luca Gianinazzi, il nostro allenatore, mi ha chiamato due settimane fa per informarmi, e questa mattina la notizia è stata comunicata alla squadra. Onestamente è stata una sorpresa, ma soprattutto una grande gioia. Sono molto fiero di rappresentare il Lugano».

Dopo aver prolungato il suo contratto fino al 2029, ecco un altro segnale di quanto la società punti su di lei per il futuro...
«Sì, è vero. Sono felice per la fiducia che mi viene concessa, perché a Lugano sto bene. Sinceramente non realizzo ancora il fatto di essere diventato capitano, ma è davvero un grande onore. Non vedo l’ora di vedere quello che potremo fare insieme durante le prossime stagioni. Sono convinto che potremo crescere come squadra e come società, per provare a riportare il titolo a Lugano».

Con Mark Arcobello, oramai ex capitano della squadra, ha avuto modo di parlare prima che la decisione venisse presa?
«A me è semplicemente stato comunicato da parte dell’allenatore che sarei stato il nuovo capitano. Con “Arco” ne ho parlato due giorni fa, quando la notizia è stata comunicata alla squadra, non prima. Non ci saranno problemi. Siamo dei professionisti e sono sicuro che lui mi aiuterà in questo nuovo ruolo».

Sul ghiaccio e nello spogliatoio si comporterà in modo diverso d’ora in poi?
«Non penso. Credo soprattutto che sarà importante che io funga da esempio per la squadra, in particolar modo per i giovani giocatori. Spetterà a me trascinare il gruppo affinché tutti lavorino nella stessa direzione. Sono pronto ad assumermi questo ruolo».

Dovrò essere un esempio per la squadra, e se sono in grado di alzare il mio livello e il mio rendimento, ci sono delle buone probabilità che lo facciano anche i miei compagni

La «C» di capitano può essere uno stimolo supplementare anche a livello personale, per avere un impatto maggiore sul gioco?
«Certamente. Come detto, dovrò essere un esempio per la squadra, e se sono in grado di alzare il mio livello e il mio rendimento, ci sono delle buone probabilità che lo facciano anche i miei compagni».

Tornerete ad allenarvi sul ghiaccio lunedì 7 agosto. Come sta la sua spalla, dopo l’infortunio ai Mondiali?
«L’entusiasmo in squadra, all’idea di tornare ad allenarsi sul ghiaccio, è alle stelle. A livello personale sono praticamente al cento percento. Ho approfittato dell’estate per recuperare dall’infortunio e mi sento bene. Non penso che ci saranno problemi. Sono pronto a ripartire e a fare una bella stagione».

A tal proposito, che aspettative deve nutrire il Lugano in vista del nuovo campionato?
«Siamo molto motivati. Abbiamo diverse cose da dimostrare dopo le due ultime stagioni. Inoltre, i giocatori che sono arrivati sono di qualità e ci daranno una grande mano. Anche se la stagione è una maratona, durante la quale prenderemo una partita alla volta, sarà importante iniziare bene. Sono fiducioso e spero che saremo in grado di centrare il nostro primo obiettivo, che è quello di entrare direttamente nei playoff. Poi vedremo, tutto può succedere».

La stagione scorsa Luca Gianinazzi era subentrato in corsa. Questa volta è invece con voi sin dall’inizio. Può fare la differenza?
«Si è visto alla fine della scorsa stagione: quando abbiamo giocato secondo le sue idee, siamo stati un’ottima squadra. Iniziare con Luca e i suoi sistemi è dunque un vantaggio, sì. Cercheremo di approfittare al meglio delle quattro settimane di preparazione».

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