L'analisi

Calvin Thürkauf: «È stata una serata imbarazzante»

Il Rapperswil banchetta su un Lugano apatico e impalpabile, imponendosi con un secco 6-1 – E i fischi, a fine partita, sono inevitabili
© Ti-Press
Nicola Martinetti
03.10.2023 23:30

Lo sguardo di Calvin Thürkauf si perde per un attimo nel vuoto. Poi, con un piccolo sussulto d’orgoglio, il capitano bianconero prende la parola. L’analisi di quanto accaduto sul ghiaccio della Cornèr Arena, invero, richiede una manciata di secondi appena. Poche frasi, per descrivere un incubo lungo sessanta minuti. «È stata una partita terribile. Una serata imbarazzante, specialmente di fronte ai nostri tifosi. La squadra era totalmente disconnessa. È difficile spiegare cosa sia successo».

«Non dovrà più accadere»

Sul piano del mero contenuto, in realtà, la sintesi è piuttosto semplice. Il Rapperswil, un onesto e tutt’altro che trascendentale Rapperswil, ha sbancato la pista sottocenerina vivendo una serata all’insegna del «minimo sforzo, massimo risultato». I sangallesi, già avanti 3-0 al termine del primo periodo, hanno controllato senza alcun patema un Lugano apatico e impalpabile. Banchettando per inerzia nei restanti due tempi, sino ad arrivare al secco punteggio di 6-1. No, alla Cornèr Arena non c’è stata partita. E, con tutto il rispetto del mondo, di certo non a causa di un avversario intrattabile. I bianconeri, lo ha suggerito il capitano, si sono affossati da solo. In maniera per certi versi inspiegabile. Per lunghi tratti la squadra di Luca Gianinazzi è parsa priva di mordente, di intensità. Di emozioni. Incapace di reagire e semplicemente in balia degli eventi. Il giovane tecnico bianconero, per dire, ha chiamato il time-out quando ormai il nuovo tabellone luminoso della Cornèr Arena recitava «6-0» in favore della compagine ospite. Follia. «Il Rapperswil ci ha fatto male nelle ripartenze. Noi invece non abbiamo preso le decisioni giuste, a partire dai piccoli dettagli. Specialmente nel nostro terzo difensivo» prosegue Thürkauf, provando in qualche modo a mantenere il focus sull’hockey giocato. Al suo primo vero momento delicato in qualità di capitano, il Top-Scorer bianconero ammette tuttavia che al netto di quanto accaduto sul piano tecnico e tattico, qualcosa non ha funzionato (eufemismo) a monte. «Ripeto, non è facile trovare le parole. Ma è evidente che una prestazione simile non è accettabile. Una cosa del genere non dovrà più accadere. Ora non possiamo fare altro che imparare da quanto accaduto, e voltare pagina».

«I fischi? Sono comprensibili»

Intanto però i risultati negativi iniziano ad accumularsi. Nelle ultime sei uscite il Lugano ha incassato cinque sconfitte. Con il solo derby, partita che per natura esula da qualsiasi contesto, a fungere da scialuppa in acque sempre più agitate. Anche all’interno dello spogliatoio bianconero inizia ad emergere una certa apprensione?«No, lo escludo - risponde Thürkauf -. Abbiamo subito toccato il tema (il Lugano è rimasto a lungo chiuso negli spogliatoi, ndr). Sappiamo cosa dobbiamo fare per uscire da questo momento negativo. Da domani si torna a lavorare». Cosa che, peraltro, hanno invitato a fare pure i tifosi presenti alla pista. I pochi di loro rimasti fino alla fine, hanno subissato di cori e fischi la squadra di Gianinazzi. «È comprensibile che siano delusi. Specialmente in casa, non possiamo giocare così».

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