Hockey

Il Lugano si riscopre efficace e ringrazia uno Schlegel di lusso

A Berna la squadra di Luca Gianinazzi è tornata a vincere dopo quattro sconfitte di fila – A segno Joly, Zohorna ed Arcobello – Il protagonista è stato il portiere bianconero: «È merito dei miei compagni che hanno bloccato tanti tiri»
©ANTHONY ANEX
Giacomo Notari
29.10.2024 23:00

Ci voleva. Eccome, se ci voleva. In trasferta a Berna il Lugano è tornato a vincere, dimostrandosi cinico, solido, e resiliente. Sì, la squadra di Luca Gianinazzi ha sofferto. No, i bianconeri non sono stati perfetti, concedendo su tutto ben troppe penalità. Il momento no dei bianconeri, d’altronde, era sotto gli occhi di tutti. Contava vincere, e il Lugano lo ha fatto con le unghie e con i denti, difendendosi in modo egregio, approfittando delle due reti segnate da Joly e Zohorna ad inizio gara e soprattutto contando su uno Schlegel in stato di grazia. «È stata una battaglia», - ha evidenziato il portiere a fine gara -. «Ringrazio i miei compagni che hanno fatto un gran lavoro, bloccando tanti tiri. È stato questo a fare la differenza». Il Lugano ha chiuso l’incontro con ben venti conclusioni bloccate, a dimostrazione dello spirito di sacrificio messo sul ghiaccio nella capitale.

Avvio decisivo

Il protagonista di serata è stato Schlegel, su questo non ci piove. Ad inizio gara però, a trascinare il Lugano ci ha pensato il rientrante Zohorna. Al centro di Joly e Carr, il numero 96 ha dapprima deviato la conclusione di Mirco Müller che ha portato allo 0-1 del TopScorer, per poi costruirsi il raddoppio da solo, intercettando un disco in zona difensiva in boxplay ed andando a trafiggere Reideborn (4’18’’, 0-2). «Le prime reti ci hanno aiutato a scogliere il nervosismo», - ha sottolineato Schlegel -. I bianconeri hanno inoltre fatto prova di un’ottima capacità realizzativa, imponendosi con la metà dei tiri fatti rispetto al Berna (37 a 18).

Quel coach challenge simbolico

La già citata statistica delle conclusioni in porta evidenzia quanto la gara dei bianconeri sia stata fatta di tanta, tanta sofferenza. La squadra di Luca Gianinazzi ha dovuto giostrare per ben sei volte in boxplay, piegandosi in un solo frangente. Sul finale, i padroni di casa hanno tolto il portiere per provare a pareggiare. A settantasei secondi dalla fine, la rete di Ejdsell sembrava pronta a far tornare i fantasmi in casa Lugano. Il coach challenge chiamato da Gianinazzi è però stato premiato con l’annullamento del 2-2 per un’ostruzione. «Le cose si sono riequilibrate, perché la penalità sulla quale il Berna ha segnato il suo unico gol di serata non c’era», - ha evidenziato Schlegel -. Vedersi sfuggire i tre punti dopo aver resistito così a lungo, d’altronde, sarebbe stato davvero crudele. Il Lugano si è meritato questi tre punti e può guardare alla sfida di venerdì contro il Ginevra con maggiore serenità. 

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