Hockey

Landry batte anche l'influenza e l'Ambrì è in zona play-in

Manix decide il 22. overtime stagionale e trafigge il Rapperswil: «Il decimo posto è un toccasana, ora non fermiamoci»
La gioia di Manix Landry dopo la rete che ha deciso la partita al supplementare. © Keystone/Christian Merz
Fernando Lavezzo
31.01.2025 23:11

Rapperswil

Paolo Duca tossisce in tribuna. Luca Cereda si soffia il naso in panchina. Fausto Croce, il video coach, è a casa ammalato. Manix Landry e André Heim sono in pista con i postumi dell’influenza. Eppure l’Ambrì Piotta - lo dice il termometro dei risultati - gode di ottima salute. C’è un solo virus che i leventinesi non riescono a debellare. Quello degli overtime. A Rapperswil è arrivato il 22. in stagione. Un altro punto se n’è andato sul finale, tra mille rimpianti, con un doppio vantaggio mal gestito nonostante un grande Juvonen. Ma dopo 3 minuti di supplementare, proprio Landry si è inventato la rete della vittoria con un’azione caparbia. Mica male per uno che aveva saltato l’allenamento della vigilia: «Non stavo bene e ho preferito riposare per poter giocare. Alla luce dei fatti, è stata una buona decisione», ci dice il numero 13. «Peccato per il power-play e il conseguente pareggio concessi sul finale, ma l’importante è aver dimostrato ancora una volta la nostra resilienza, trovando la forza per andare a vincere».

Sopra la linea

Dopo un primo tempo dominato e chiuso sul 2-0 con le reti di DiDomenico e Zwerger, nei successivi 40 minuti i leventinesi hanno sofferto, salvati a più riprese dal loro portiere finlandese. Nel periodo centrale, Heed ha subito risposto a Dünner, e il 3-1 ha resistito fino al 52’. Cereda aveva forse sentito puzza di bruciato, chiamando il time-out al 47’. Ma la mossa non è servita ad arginare il ritorno dei sangallesi, con Moy e lo scatenato Strömwall. «Abbiamo iniziato bene il match, ma il periodo centrale non è stato altrettanto positivo», spiega Manix. Il parziale di 21 tiri a 4 per i padroni di casa parla chiaro. Ma è nella terza frazione che la vittoria piena è (di nuovo) sfuggita ai leventinesi: «Non meritavamo di subire due reti in quel periodo equilibrato, ma ci resta comunque un successo prezioso», prosegue sorridente il figlio d’arte. E con lui sorride pure la classifica. L’Ambrì non è riuscito ad agganciare il Rapperswil, ma ha superato il Bienne, battuto in casa dall’Ajoie al supplementare. La squadra di Cereda è dunque decima in solitaria, seppur con un match in più dei seeländer. «Essere sopra la linea fa bene al morale», conclude Manix Landry. «Ora dobbiamo cercare di salire ancora un po’ ed essere pronti per giocare i play-in». Sperando che l’influenza se ne vada e che di contagioso, in valle, resti solo l’entusiasmo. Già domani sera contro il Kloten.