Hockey

Le vacanze rompono il ritmo di un Ambrì in crescendo

I leventinesi piegano il Bienne trascinati dal primo sigillo di «DiDo» – Matte: «Dal punto di vista sportivo la pausa non è ideale, ma ci farà bene»
la gioia dei leventinesi dopo aver chiuso un weekend perfetto da 6 punti. ©Ti-Press/Andrea Branca
Maddalena Buila
02.11.2025 21:00

Un altalenante Ambrì Piotta e un weekend da sei punti. Sì, nonostante i su e giù delle ultime settimane, i leventinesi sono riusciti a dar vita a un fine settimana perfetto. Le sbavature non sono mancate, ma ai fini della classifica importa poco. La graduatoria ora vede gli uomini di Landry e Matte finalmente staccati dalla penultima posizione. Superato il Berna, i biancoblù occupano la dodicesima posizione, ad appena due punti di distanza dalla zona play-in. Passi avanti ottenuti grazie alla vittoria in doppia rimonta in casa dell’Ajoie la notte di Halloween, e al 3-1 maturato sabato sera alla Gottardo Arena contro il Bienne. Finalmente, verrebbe da dire. Prima del match al cospetto dei seeländer, infatti, Pestoni e compagni avevano assaporato il dolce gusto della vittoria tra le mura di casa per sole tre volte questa stagione. Oddio, il dato rimane comunque piuttosto infelice - parliamo di quattro incontri vinti in Leventina su 10 disputati -, ma chi lo sa, può darsi che il weekend da incorniciare sancisca l’inizio di un periodo positivo.

Tra cori e urli liberatori

Se lo augurano anche i fan biancoblù, che al termine della contesa contro il Bienne si sono scatenati con fumogeni, striscioni, cori di giubilo e una trascinante Montanara. «In casa abbiamo un sostegno incredibile, che per noi è davvero fondamentale - ha commentato Miles Müller nella pancia della Gottardo Arena -. È frustrante non riuscire a vincere davanti ai nostri tifosi, che vengono apposta per sostenerci. Ma la verità è che ogni sera diamo davvero il massimo. Lo facciamo per regalare loro delle soddisfazioni, ma anche per noi stessi, per costruire fiducia e continuità».

Se le difficoltà incontrate nelle partite casalinghe iniziavano a infastidire i leventinesi, la lunga astinenza dal gol di Chris DiDomenico somigliava ormai a una maledizione. Zero reti in venti partite disputate, dicevano le sue statistiche alla vigilia di Ambrì-Bienne. Poi, ecco il primo sigillo al cospetto dei seeländer. «Sul ghiaccio “DiDo” lavora tantissimo - osserva Miles -. Si può capire quanto fosse diventato frustrante per lui non andare a rete. Ha delle enormi qualità e sono davvero felice che abbia finalmente ritrovato la via del gol». Marcatura che l’ala canadese ha festeggiato con un potente grido liberatorio. Poi l’abbraccio con i compagni e infine una volata sotto la curva per infiammare ulteriormente gli animi - in realtà già incandescenti - della fascia più calda della tifoseria biancoblù. «Per Chris questo gol è sicuramente un’iniezione di fiducia - ha analizzato il coach René Matte, riportando poi subito l’attenzione sul collettivo -. Per il gruppo, invece, è stata una rete pesantissima. Contro il Bienne abbiamo disputato un buon incontro. Non so se l’abbiamo voluta più di loro. Penso sia stata una partita equilibrata, da 50 e 50. Ma abbiamo avuto il momentum dalla nostra parte per alcuni minuti e siamo stati bravi a sfruttarlo. Inoltre, il nostro box-play ci ha dato ancora una volta una grande mano. Alla fine, sono stati i piccoli dettagli a fare la differenza».

La saracinesca e la prima linea

Spostiamoci per un attimo su ciò che invece non ha funzionato nel match con i seeländer. Perché non è andato tutto liscio. Difensivamente, i biancoblù hanno mostrato ancora qualche lacuna di troppo. La fortuna e Gilles Senn, autentica saracinesca in alcune fasi, hanno però salvato capra e cavoli. «Il primo elogio - conferma Müller - va al nostro portiere, bravo a chiudere quasi tutti i pertugi. Credo che questa sera abbiamo portato in pista quanto di buono abbiamo fatto vedere durante la trasferta nel Giura. Tradotto: a Porrentruy, soprattutto nel primo periodo, abbiamo cercato troppe giocate raffinate. Abbiamo portato in pista troppi fronzoli. Invece il segreto è giocare facile, semplice. Lo diciamo sempre ma è la verità. Poi siamo cambiati nel secondo e terzo periodo. Oggi abbiamo portato queste due frazioni dall’inizio del match. E il risultato è stata una bella vittoria». «Ci sono ancora diversi aspetti da sistemare - riflette Matte -, ma ultimamente abbiamo preferito puntare sulla continuità per evitare ulteriori scossoni. Sfrutteremo l’imminente settimana di calma e serenità per apportare i correttivi necessari. Soprattutto nelle retrovie dobbiamo essere più compatti. Troppo spesso concediamo spazi che gli avversari sfruttano con facilità. A breve apporteremo alcuni cambiamenti, nella speranza che portino benefici duraturi».

Da cinque incontri a questa parte, un cambiamento ha già fatto rima con la prima linea dell’Ambrì. Joly, Heim e Müller formano un terzetto d’attacco vincente. L’ex bianconero ha trovato il suo posto in un duo già provato alla fine della scorsa stagione, dando al contempo linfa vitale allo stesso attaccante svizzero. Ancora Miles: «Penso che siamo un buon mix di diverse qualità. Ci troviamo bene in tante fasi del gioco. Heim e Joly sono due giocatori molto forti, mi stanno aiutando tanto e io cerco di fare la mia parte in pista. C’è una bella alchimia tra di noi, e sono contento che la mia linea possa contribuire concretamente alle vittorie della squadra. Mi diverto davvero a giocare con loro». Potremmo azzardarci a dire che da qualche match a questa parte abbiamo visto in pista il miglior Miles Müller? «Non saprei (sorride, ndr). In realtà le mie prime dieci partite non mi hanno soddisfatto per nulla. Poi ho avuto la possibilità di giocare con Heim, con cui mi trovo molto bene. Anche alla fine della scorsa stagione eravamo in linea fianco a fianco e avevamo una buona intesa. Con l’aggiunta di Joly le cose funzionano ancora meglio. Ora sto lavorando per consolidare la mia fiducia, e con loro ci sto riuscendo».

Tirare il fiato

Insomma, la pausa dedicata alle nazionali arriva nel momento peggiore per l’Ambrì Piotta. René Matte non la pensa allo stesso modo e, anzi, la prende con filosofia. «Cosa faremo la prossima settimana? Andremo alle Barbados! - scherza con un sorriso -. Non è vero. Saremo sul ghiaccio lunedì, martedì e giovedì. Gli altri giorni saranno dedicati al riposo, per permettere ai ragazzi di ricaricare le batterie. Non saprei dire se la pausa arrivi nel momento giusto o meno. Dal punto di vista sportivo forse non è ideale, ma per diverse altre ragioni ci farà bene. Veniamo da settimane piuttosto movimentate. Sono successe diverse cose che hanno toccato tutti noi. Avere qualche giorno per respirare e ricaricare le energie sarà positivo».

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