Hockey

«Non è una sconfitta grave, siamo pronti per la Germania»

In casa rossocrociata regna la tranquillità dopo il primo k.o. di questo Mondiale - Patrick Fischer: «La sfida coi lettoni non contava nulla, ma ho comunque visto la giusta attitudine» - Giovedì pomeriggio i quarti di finale contro i tedeschi
La Lettonia festeggia la qualificazione ai quarti di finale, ottenuta a discapito della Slovacchia. © EPA/Toms Kalnins
Fernando Lavezzo
23.05.2023 23:50

Nel bel mezzo delle interviste post-partita, Patrick Fischer si interrompe per abbracciare Harijs Vitolins, allenatore lettone. C’è affetto reciproco, dopo una bella battaglia. La Svizzera non se l’è sentita di guastare la festa a 9.000 persone. Anzi, a un popolo intero, incollato ai televisori di casa e ai maxischermi delle birrerie del centro. Tutti uniti per spingere la loro nazionale verso i quarti di finale. Ai lettoni serviva un punto per qualificarsi a discapito della Slovacchia. Ne hanno ottenuti due, battendoci all’overtime e chiudendo il girone al terzo posto, davanti anche alla Cechia.

La sconfitta «giusta»

Le motivazioni delle due squadre non erano comparabili. La Svizzera avrebbe voluto chiudere imbattuta, certo. Ma come dice Fischer, «se c’era una gara che si poteva perdere, era questa». Già certi del primo posto sin da domenica, i rossocrociati hanno lasciato a riposo Hischier, Niederreiter, Malgin e Kukan. Tra i pali, van Pottelberghe ha vissuto un debutto non impeccabile. Ma nonostante le premesse, la selezione elvetica ci ha provato. Andata due volte sotto, ha sempre reagito. E al 53’46’’ ha trovato il sorpasso con il «solito» Ambühl. Un gran gol che ha ammutolito il pubblico. Un minuto dopo, però, ci ha pensato il capitano Daugavins a firmare il 3-3 e a rilanciare l’entusiasmo dei locali. Nel supplementare, la Svizzera ha pagato una penalità rimediata da Richard. In generale, l’indisciplina non ha permesso ai rossocrociati di mantenere un ritmo costante. Dal profilo contabile è una sconfitta indolore. Va subito dimenticata per affrontare il quarto di giovedì contro la Germania senza pensieri negativi.

Meglio di un anno fa

Patrick Fischer non ha nulla da rimproverare alla sua squadra: «Ero curioso di vedere come i ragazzi si sarebbero comportati in una partita che non contava nulla. Ho lasciato a riposo dei giocatori importanti e questo avrebbe potuto destabilizzarci. L’attitudine, invece, è stata buona. Abbiamo giocato nel modo giusto. La Lettonia ha spinto con energia, ma abbiamo controllato il match più di loro, creandoci anche più occasioni. Non è una sconfitta grave. E nessuno potrà accusarci di non aver dato il massimo per provare ad imporci».

Da giovedì si torna a fare sul serio. La sfida con i tedeschi, che dovranno viaggiare da Tampere a Riga, si giocherà alle 15.20: «Vincendo il girone con una giornata d’anticipo ci siamo messi nella posizione migliore», afferma il coach. «È una situazione diversa dall’anno scorso. Anche a Helsinki avevamo concluso al comando, addirittura senza sconfitte, ma non avevamo potuto gestire le forze come stavolta, perché l’ultima partita del girone era ancora importante. Nei quarti con gli USA, poi, i giocatori erano tutti ammalati. Ora abbiamo più energie e siamo più calmi mentalmente. Rispettiamo la Germania. È un avversario che mi piace affrontare, sono sempre partite belle. Loro saranno pronti. Noi pure. La squadra migliore andrà in semifinale».

Capitano per un giorno

Gaëtan Haas, capitano di serata in assenza di Niederreiter, avrebbe voluto chiudere con l’«en plein», ma non fa drammi: «Abbiamo rimediato troppe penalità per poter vincere. Nel terzo tempo, però, abbiamo avuto una bella reazione. Ora andiamo oltre: in passato la Germania ci ha fatto male, è ora di batterla in una gara importante. Siamo un gruppo diverso, abbiamo tutti fame».

Così Romain Loeffel: «Eravamo preparati alla bolgia della Riga Arena. Prima dei Mondiali avevamo disputato due amichevoli qui e l’ambiente era simile. Non avevamo molto da chiedere alla gara, ma avremmo voluto un’altra vittoria. Non è arrivata, ma siamo stati fedeli al nostro gioco. Restiamo in fiducia, sappiamo di poter battere tutti e abbiamo tanta voglia di arrivare all’ultimo weekend del torneo».