Hockey

Sanford è al posto giusto: «A Lugano ho trovato il senso di comunità che cercavo»

L'attaccante statunitense, topscorer dei bianconeri, spiega le ragioni che lo hanno convinto a prolungare il suo contratto fino al 2028
© CdT/Gabriele Putzu
Fernando Lavezzo
04.12.2025 18:00

Una finestrella alla volta, come in un calendario dell’avvento. Martedì il rinnovo di Cyrill Henry, ieri quello di Ramon Tanner e oggi quello di Zach Sanford. La conferma dell’attaccante statunitense fino al 2028 profuma di cannella, vin brulé e pan di zenzero. Un regalo di Natale in anticipo per i tifosi del Lugano. «Mi fa piacere sapere che i fan sono felici del mio rinnovo. Decidere di firmare per altre due stagioni è stato facile. Sono qui da tre mesi soltanto, ma questo periodo mi è bastato per capire quanto sia bello vivere e giocare in questa città». Dietro ogni sportivo professionista c’è una famiglia. Una moglie e un cane, nel caso di Zach. E anche la loro felicità è stata un fattore determinante: «Mia moglie Michaela si trova molto bene ed è felice di proseguire questa avventura. Per un giocatore che arriva dal Nordamerica non è evidente adattarsi a una nuova lega, a nuovi compagni, a un nuovo staff tecnico. Ma per le nostre compagne è ancora più complicato. A Lugano siamo stati accolti calorosamente e si è subito creata una bella comunità attorno alla squadra. Le nostre ragazze trascorrono volentieri del tempo insieme e questo contribuisce a creare un clima ideale in cui vivere, lavorare e giocare. Io e mia moglie non abbiamo ancora dei posti preferiti, ci piace scoprire cose nuove ogni giorno. Ora ci stiamo godendo i mercatini di Natale, mentre nella pausa di novembre ci siamo concessi un weekend a Roma. È stato fantastico. In NHL non ci si ferma mai e di certo non c’è il tempo di prendere un treno per vedere il Colosseo (ride, ndr.)».

Classe e modestia

Zach Sanford è il faro del Lugano. Il 31.enne del Massachusetts sta giocando a livelli altissimi e le sue prestazioni non sono passate inosservate. Probabilmente anche oltre oceano. La tentazione di tornare in Nordamerica, però, non c’è stata: «Ho trascorso anni bellissimi in NHL, ma ora mi sento a mio agio qui. Il campionato svizzero è competitivo e di alto livello, ogni sera bisogna battagliare e il divertimento non manca mai. Inoltre, come dicevo, ho trovato quel senso di comunità che cercavo. Sono felice di poter continuare a fare la mia parte per far crescere questa squadra nei prossimi due anni e sono curioso di vedere fin dove arriveremo».

Luca Fazzini, spesso schierato al fianco di Sanford, ha detto che Zach è forse il miglior centro della lega. «Lo ringrazio, ma non credo che sia così. Cerco solo di fare del mio meglio come attaccante two-ways e lo staff mi ha cucito addosso un ruolo che amo. È bello giocare con il Fazz e pure con Canonica, che cresce a vista d’occhio e ha segnato tanti gol importanti». Il topscorer, però, è proprio lui, Sanford: «Quando sono venuto qui non sapevo dell’esistenza del casco giallo (ride, ndr.). Ad essere sincero, non mi aspettavo di essere così produttivo, ho sempre curato la fase difensiva e le piccole cose da fare a tutta pista. Ma ci sono periodi così, in cui il disco entra con facilità». Di Sanford impressionano la calma, la capacità di far sembrare tutto semplice e le doti nella protezione del disco. Da ogni duello, lui esce con il puck sul bastone: «È una caratteristica che mi accompagna sin da ragazzo e su cui ho continuato a lavorare nel corso degli anni. In Svizzera, con le piste più grandi, è forse un po’ più facile trovare gli spazi». Sì, anche la modestia fa parte del personaggio.

Mitell gongola

«Zach è uno degli attaccanti two-ways più completi della National League», afferma il general manager Janick Steinmann nel comunicato stampa diffuso stamattina. «È in grado di emergere ogni sera, giocando in ogni situazione con una qualità di esecuzione estremamente alta. La sua personalità è ideale per il nostro gruppo e sono super felice che abbia deciso di restare nelle prossime stagioni. Sarà un giocatore chiave per la nostra squadra».

Gongola anche il coach Tomas Mitell: «La conferma di Zach è un grande colpo per il nostro club. Siamo molto contenti di quanto sta facendo per noi e con noi. Non apprezziamo solo il giocatore, ma anche la persona. Per Sanford, infatti, la squadra viene sempre al primo posto. Il fatto che indossi la maglia di topscorer racconta solo una parte del personaggio. Siamo ovviamente contenti che stia producendo reti e assist, ma i motivi che hanno spinto l’HC Lugano a proporgli un rinnovo contrattuale vanno ben oltre. La sua etica del lavoro, la sua umiltà e la sua versatilità in ogni situazione di gioco ci stanno aiutando molto e continueranno a farlo in futuro».

Anche il rinnovo di Ramon Tanner è stato accolto positivamente dal tecnico bianconero: «Ha fatto grandi passi avanti», afferma Mitell. «Non lo conoscevo bene prima di arrivare qui, mi ha colpito per la sua intensità, il suo spirito di sacrificio e la sua duttilità».