Tomas Mitell cerca il pelo nell'uovo

No, nemmeno l’Orso bernese – che si stava pian piano risvegliando dal suo letargo grazie a due successi consecutivi – è riuscito a rallentare la marcia di un Lugano che non finisce più di stupire. Qualche dato statistico? I bianconeri arrivano alla seconda pausa del campionato quarti in classifica e con la miglior difesa della lega. Hanno vinto sette delle ultime dieci partite giocate, riuscendo comunque a tornare con un punticino anche da Rapperswil. Con il Berna hanno colpito tre volte in power-play e non hanno subito reti in inferiorità numerica.
Vola, questo Lugano, e allora Tomas Mitell – per l’ennesima volta – si traveste da pompiere: «Abbiamo comunque di sicuro dei margini di miglioramento – afferma con il suo solito sorriso il coach svedese -. Il secondo periodo con il Berna non è stato perfetto: se osserviamo però da dove arriviamo, possiamo e dobbiamo goderci questo momento. Allo stesso tempo – come ripeto sempre – dobbiamo rimanere umili e continuare a lavorare sodo. Le cose possono andare molto velocemente, nell’hockey: puoi perdere due o tre partite di fila anche non giocando male. E la classifica ne risentirebbe subito. Ed allora è meglio non guardarla troppo, perché ci sono ancora tante partite da giocare e gli avversari non stanno di certo a guardare». Vero, ma anche al cospetto degli Orsi il Lugano ha disputato un’ottima partita. Sembra davvero che i bianconeri – assimilato il sistema dello staff tecnico – lo applichino praticamente a memoria: «Nel primo tempo con il Berna abbiamo giocato davvero bene, anche si siamo andati alla pausa con una sola rete di vantaggio. Certo, se ci fossimo ritrovati sul due o tre a zero avremmo assistito ad una partita totalmente diversa». Sembra quasi cercare il pelo nell’uovo per non lasciarsi andare a facili entusiasmi, Mitell.
Difesa e power-play
Non può però negare la crescita per certi versi anche sorprendente di questo gruppo, Mitell: «Stiamo sempre meglio. Se guardo la situazione in cui ci trovavamo in agosto, non c’è paragone. Il gruppo è stato davvero bravo nel suo processo di crescita. E anche la dirigenza ha avuto l’attitudine giusta: nessuno è andato in panico quando, all’inizio, le cose non giravano per il verso giusto. Ora è facile dimenticarsene, ma nelle prime dieci partite avevamo fatto parecchia fatica».
Con il Berna le tre reti sono arrivate in superiorità numerica, ma a fare la differenza ancora una volta – vien da dire – è stata la solidità difensiva evidenziata dai bianconeri: «Sì, abbiamo segnato tre reti in power-play, ma sono anche molto soddisfatto di come abbiamo giocato in inferiorità numerica. Tutti hanno svolto un ottimo lavoro. In generale mi sento di dire che il nostro box-play funziona piuttosto bene dall’inizio del campionato. Il nostro gruppo di difensori, inoltre, sta svolgendo un ottimo lavoro e ci sta dando una grande mano. E gli attaccanti, davanti a loro, stanno lavorando altrettanto duramente. Sono soddisfatto del nostro lavoro difensivo e sarà importante continuare così.
«Non decido io»
A frenare il Lugano – laddove non sono riusciti il Berna e il Kloten in precedenza – ci pensa adesso la pausa dedicata alla nazionale. I bianconeri torneranno in pista solo il prossimo 17 dicembre, quando affronteranno gli ZSC Lions alla Swiss Life Arena. Mitell sorride: «Normalmente preferirei continuare a giocare. Se vivi un buon momento hai voglia di proseguire, se perdi desideri prenderti subito una rivincita. Ora c’è questa pausa per la nazionale e non sono io a decidere il calendario. Adesso ci prendiamo un paio di giorni pausa e poi ricominceremo a prepararci per le ultime partite prima di Natale. L’idea è quella di lavorare ancora sulle situazioni speciali, in particolare sul power-play. Anche se contro il Berna in superiorità numerica abbiamo realizzato tre reti. Il problema è che avremo dei giocatori in nazionale: cercheremo di fare del nostro meglio. Non dimenticheremo però tutti gli altri aspetti del nostro gioco». Già, lo dice Mitell: ci sono ancora dei margini di miglioramento.
