Moto GP

La Ducati ha in mano quattro assi, sta per arrivare la resa dei conti

La moto di Borgo Panigale è ambitissima: Bagnaia è già sicuro del posto, Bastianini rischia di essere sostituito da Martin o Marquez - I protagonisti assoluti del mondiale sono a caccia di un contratto in vista del prossimo anno, la decisione dovrebbe arrivare tra due settimane
©Epa/Yoan Valat
Alex Isenburg
14.05.2024 22:30

Il mondo a due ruote, allo stato attuale, è più matematico che mai e si basa sulla proprietà commutativa. Gli addendi della somma in questione sono tre piloti: Marquez, Bagnaia e Martin. Ossia, i campioni del mondo nel 2018, rispettivamente in MotoGP, Moto2 e Moto3. Martin, Marquez e Bagnaia, come il podio di Le Mans. Martin, Bagnaia e Marquez, l’attuale classifica nella classe regina. Passano gli anni, cambiano gli scenari, ma il risultato rimane il medesimo. Questi tre nomi - costantemente sulla bocca di tutti - stanno incendiando il Motomondiale. Si sono disputate appena 5 gare – sulle 21 complessive previste – e la lotta ai vertici sembra la più appassionante da diversi anni a questa parte. Eppure, in questi giorni si fa un gran parlare della prossima stagione. Il mercato incombe e il paddock, come al solito, è in fermento.

Chi al fianco di Pecco?

A tener banco, in particolare, è la tanto attesa decisione della Ducati a proposito del pilota che affiancherà Francesco Bagnaia a partire dal 2025. Le opzioni - tutte più che valide – sono molteplici. Fin troppe, forse, per Luigi Dall’Igna. Il direttore generale del reparto corse, infatti, è chiamato a delle scelte di importanza capitale. Sarà di fatto lui a delineare le sorti sia del team ufficiale, sia dei team satellite. Il box accanto a quello di Pecco – che ha dal canto suo un contratto fino al 2026 – è naturalmente ambitissimo. Ognuno vorrebbe far coppia con il tre volte campione del mondo. In primis, va da sé, colui che veste di rosso dallo scorso anno, Enea Bastianini. I rivali più accreditati per soffiargli questa posizione di prestigio sono i già citati spagnoli Jorge Martin e Marc Marquez. Il primo ha spadroneggiato in Francia, conquistando la pole position, così come la sprint race e la gara domenicale. A Le Mans, insomma, ha consolidato il primato in classifica e ha una volta di più palesato la sua forza. Malgrado le performance del madrileno vice iridato, Dall’Igna ha dichiarato che dopo l’esito del weekend la scelta è divenuta ancor più complicata. Perché? Beh, per via delle magie di Marc Marquez, naturalmente.

Una poltrona per due

Il fenomeno di Cervera è tornato ad incantare e la duplice rimonta sul tracciato transalpino non è che una conferma di quanto si era intravisto le settimane precedenti. Marquez, in tempo da record, si è già adattato a meraviglia alle caratteristiche della Desmosedici ed è pronto a battagliare contro coloro che hanno decisamente più esperienza di lui con quel mezzo. Lo fa, tra l’altro, con una moto inferiore. L’iberico siede su una GP23, ovvero la versione della Ducati risalente all’anno scorso. Le sue prestazioni, dunque, avvalorano una sua eventuale promozione nel team Lenovo. Dal punto di vista del marketing, poi, sarebbe un successo assicurato per la scuderia di Borgo Panigale. Il numero 93 - con il suo addio dalla Honda - ha dimostrato di non badare all’aspetto finanziario, ma di dare la priorità al mezzo. Marquez è ancora competitivo, vuole la moto più forte sulla griglia e in vista del futuro ha le idee in chiaro: «L’anno prossimo voglio provare ad avere l’ultima evoluzione, di qualsiasi moto, di qualsiasi colore, di qualsiasi marca».

C’è chi, invece, fa parte del Prima Pramac Racing e la moto più aggiornata la può già guidare. È Jorge Martin e secondo molti – compresi anche altri piloti interpellati sulla questione – l’onore di raggiungere il team factory spetta a lui. I risultati, in questo senso, sono dalla sua parte e perlopiù può vantare diversi anni di esperienza con la Ducati. È rimasto fedele al progetto ed è cresciuto nel tempo. Veloce ed esplosivo lo è sempre stato, ora però è entrato in una nuova dimensione. La sua forza – già evidente sul giro secco e nelle sprint race - adesso è palese anche sulla lunga distanza durante la domenica. «Martinator» sembra maturato e pronto a ricevere un’investitura che sarebbe meritata.

La composizione del puzzle

Le carte sono in tavola, ma di tempo per fare la giocata non ne resta più molto. Il tutto, sembra, dovrebbe decidersi nelle prossime due settimane, entro il Gran Premio d’Italia. Qualcuno, quindi, a partire dal Mugello correrà contro Bagnaia con la consapevolezza di diventare suo compagno di squadra l’anno prossimo. Quel qualcuno, presumibilmente, dovrebbe essere Martin. I rapporti con Pecco appaiono idilliaci, mentre Marquez sarebbe senza dubbio più difficile da gestire in una squadra con due punte di vertice. Tuttavia, il vero snodo della questione è fondamentalmente un altro. Il «Cabroncito» è disposto a guidare una Ducati senza la necessità di far parte del team Lenovo. Martin, invece, no. Non promuoverlo, sostanzialmente, significherebbe vederlo passare tra le fila nemiche. Ciò significa che l’opzione più verosimile sarà quella di vedere il leader del mondiale vestito di rosso e contemporaneamente affidare a Marquez la versione più aggiornata della Desmosedici, ma all’interno di un progetto privato. Detto dei due iberici, resta ancora da capire il destino di Enea Bastianini. Il suo rinnovo sembra assai improbabile, il che significa che “La Bestia” dovrà trovarsi una nuova sistemazione. Gli indizi portano a pensare che il riminese possa cercare una nuova avventura con l'Aprilia, casa motociclistica italiana. Noale, quindi, potrebbe essere una destinazione tutt’altro che sgradita. La compagine guidata da Massimo Rivola è sempre ambiziosa e il lavoro svolto nel corso degli ultimi anni è stato spesso ripagato con dei risultati di prestigio. L’attuale coppia spagnola - formata da Viñales e Aleix Espargaró - sembra destinata a sciogliersi, poiché quest’ultimo pare ormai prossimo al ritiro.

Lo stravolgimento della griglia 

L’anno prossimo la griglia è destinata a una vera e propria rivoluzione. Praticamente la totalità dei piloti che attualmente corrono in MotoGP andranno in scadenza al termine di questa stagione. In vista del 2025, gli unici che hanno già un contratto in essere sono Fabio Quartararo, Francesco Bagnaia, Brad Binder e Luca Marini. Loro, infatti, sono coloro che hanno già ufficializzato il proprio rinnovo con le rispettive scuderie. Inoltre, già certo di un posto sulla griglia è anche il giovane talento Fermin Aldeguer, attualmente terzo del mondiale in Moto2. Lo spagnolo sbarcherà dunque nella classe regina e ha già siglato un accordo, di due anni più altri due di opzione, con la Ducati. Non ancora ufficiali, invece, sono il rinnovo di Viñales con l’Aprilia e il passaggio di Pedro Acosta al team ufficiale della KTM. Il classe 2004 dovrebbe andare a sostituire il partente Jack Miller.