Orientamento

«La mente corre al 2023, penso già a Flims-Laax»

Elena Roos parla della sua stagione caratterizzata da ottimi risultati: «Ho chiuso il girone di Coppa del mondo con un oro nella staffetta e un bronzo individuale, adesso mi tengo in forma con il pensiero già rivolto ai Mondiali del prossimo anno in Svizzera»
Elena Roos impegnata nelle gare dello scorso fine settimana che hanno chiuso la stagione di Coppa del mondo a Davos. ©swiss-orienteering
Raffaele Soldati
05.10.2022 06:00

La stagione di Coppa del mondo si è conclusa da un paio di giorni a Klosters e a Davos regalando grandi soddisfazioni agli orientisti elvetici. Tra questi spicca la nostra Elena Roos, che ha raccolto un oro con la staffetta e un bronzo individuale nella gara Long alle spalle di Simona Aebersold e della norvegese Andrine Benjaminsen. «Sono contenta. È stato un fine settimana ricca di emozioni per me e per la squadra», ha detto la ticinese, rimasta nei Grigioni con la nazionale svizzera per un minicampo d’allenamento.

È tempo di bilanci. La stagione era partita in salita per Elena, che poi ha trovato una condizione di forma invidiabile. «L’infortunio dell’autunno scorso mi aveva costretta a fermarmi per un periodo prolungato. Non è stato facile ripartire e ritrovare le motivazioni. Però ci sono riuscita. Ho anche gareggiato con profitto in diversi appuntamenti primaverili in Svizzera. Mi sono poi fissata quale primo grande obiettivo la partecipazione ai Mondiali sprint in Danimarca. Sul piano dei risultati sono rimasta un po’ delusa: un 5. e un 7. posto nelle gare individuali - e restare fuori dal podio con la staffetta (4.) - non mi hanno certo rallegrato».

L’avventura in Alabama

La Roos si è comunque accorta che, anche a livello internazionale, aveva tenuto il passo della concorrenza. Le medaglie non sono sempre scontate. «Sì - ha aggiunto Elena - , questo è l’insegnamento che ho fatto mio in tanti anni di competizioni. Così, una volta ricaricate le batterie, ho affrontato un altro grande appuntamento, i World Games in Alabama (Stati Uniti). Si tratta, in pratica, dei Giochi olimpici per gli sport non olimpici. Al di là delle buone prestazioni (3. nella Sprint, 7. nella Middle e 1. con la staffetta sprint) ho vissuto una fantastica esperienza. In precedenza, nella mia vita, ero andata solo una volta negli Stati Uniti, ma era per una vacanza con amici a New York. Non per ragioni sportive. Sono tornata dagli States con un grande bagaglio di avventure ed emozioni. E, naturalmente, anche con un paio di medaglie gratificanti».

Amarezza in Estonia

L’ultimo grande evento dell’estate sono stati gli Europei in Estonia a inizio agosto. «Queste gare - dice Elena - hanno segnato il cambio dalla stagione sprint a quella boschiva. Sono partita senza grandi aspettative. Eppure dell’Estonia avevo bei ricordi. Ho ripensato ai Mondiali che avevo affrontato in quel Paese nel 2017. Nella Long avevo anche raccolto un ottimo 5. posto. Stavolta ero reduce dal coronavirus e mi sentivo un po’ indebolita. Poi, purtroppo, come altri compagni della Nazionale, ho anche dovuto fare i conti con un’influenza intestinale. No, meglio sorvolare su questo evento. Per me è stato piuttosto deludente non solo sul piano asgonistico.

Soddisfazioni nei Grigioni

Elena Roos aveva una gran voglia di chiudere in bellezza la sua stagione con allenamenti e gare nelle montagne svizzere. Alla luce di quanto fatto nello scorso fine settimana a Klosters e Davos si può dire che ha centrato perfettamente l’obiettivo. «Sì - conferma la nazionale rossocrociata - Dalla gara Middle, che ho chiuso al 13. posto, potevo chiedere forse qualcosa di più. Confesso che avrei preferito un piazzamento tra le top 10. Comunque ero abbastanza carica e nella gara Long, durissima e con tanto dislivello, ho dato tutto quello che potevo. Oltre all’oro con la staffetta, la medaglia di bronzo individuale mi ha sicuramente ripagato».

In attesa dell’inverno quali saranno i prossimi impegni di Elena Roos? «Mi allenerò ancora un po’ in montagna prima che arrivi la neve. Farò una piccola pausa in novembre e poi proseguirò la preparazione anche con diversi cross. Il focus è il bosco. La mia mente corre già al 2023. Ai Mondiali che si terranno in Svizzera. A Flims-Laax».