Basket

La SAM fa un favore a sé stessa e ai Tigers

La vittoria massagnese contro il Nyon, più complicata del previsto, fa bene anche al Lugano in ottica playoff
Robbi Gubitosa, coach massagnese. © CdT/Gabriele Putzu
Mattia Meier
03.03.2024 21:16

Faticando più del previsto, sabato a Nosedo la SAM Massagno si è liberata del Nyon, mantenendo così il secondo posto in classifica a braccetto con il Vevey, vincente nel fine settimana sul Pully-Losanna. Una coppia di risultati che fa felice anche il Lugano, coriaceo e andato non lontano dal colpaccio a Ginevra.

Partita rognosa

Non è stato il miglior pomeriggio della Spinelli, anzi. Rispetto alla bella e convincente vittoria sul capolista Friburgo prima della pausa per la Nazionale, la prestazione dei biancorossi segna un passo indietro. È arrivata comunque una vittoria, pure ampia nelle sue dimensioni a conti fatti, ma il vantaggio accumulato al suono della sirena finale è maturato solamente in ultima battuta, dopo una quarantina di minuti scarsa passata a cercare di scrollarsi di dosso i vodesi. Rognosi fin che si vuole, ma per lo più tenuti in vita da una SAM incapace di allungare davvero durante il match, pur avendone avuto il pallino in mano dal secondo quarto in avanti. Leziosa e discontinua in attacco, troppo permeabile in difesa (20 punti concessi in contropiede, 40 in area pitturata), la Spinelli ha sempre permesso al Nyon di rimanere lì, a morderle le caviglie, perdendosi pure in sé stessa nel momento migliore del suo match, con il +12 del terzo periodo (60-48 al 25’), potenzialmente da titoli di coda anticipati, ridotto a +2 alla fine di una frazione carica di nervosismo, con 4 tecnici piovuti in 10 minuti sui giocatori massagnesi. Una scarica fortunatamente esauritasi lì, con i ticinesi poi bravi a tenere a bada le emozioni in un quarto periodo che ha visto gli ospiti rimanere in agguato fino a 150 secondi dall’ultima sirena (86-82), tempo poi trascorso senza più canestri dal campo per i vodesi e con la SAM ad allungare questa volta definitivamente.

Nel mezzo di un pomeriggio non particolarmente esaltante, non sono mancate buone cose in collina. Dal dominio a rimbalzo (42-30, 14 offensivi per 23 punti da seconda opportunità), alle palle perse limitate (9), passando per il bentornato a Dunans, migliore in campo con 19 punti, 9 assist e 4 rimbalzi, ottimo nell’attaccare costantemente avversario e canestro, con la sua energia ben accoppiata a quella di Ballard (22 punti e 9 rimbalzi) e del solito Williams (19 e 9). Rispetto al Dunans di inizio stagione, e all’Addison epurato dopo breve permanenza, tutto un altro giocatore.

Sconfitta indolore

È mancato invece poco ai Tigers per sbancare Ginevra. Una gara di rincorsa, quella del Lugano, mai in vantaggio in tutto l’incontro, finiti a -18 a inizio terzo quarto e poi, guidato da un Hammond da 31 punti (12/18), risalito fino al -4 negli ultimi 5’, senza però riuscire a riprendere i padroni di casa. Sconfitta cocente per quanto preventivata, tuttavia «indolore». Resta salda la settima posizione in classifica.

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