Mondiali

La Svizzera impazzisce per Ambühl: «Quei cori mi hanno emozionato»

Il veterano grigionese ha firmato una doppietta decisiva, stabilendo il nuovo record di punti in Nazionale - Fischer si gode gli exploit del suo leader e il primo posto nel girone
© Keystone/Salvatore Di Nolfi
Fernando Lavezzo
21.05.2023 23:20

Quando lo speaker della Riga Arena annuncia il nome del miglior giocatore svizzero della partita, la folta tifoseria rossocrociata impazzisce di gioia. La scelta poteva cadere solo su Andres Ambühl, 39 anni di indistruttibile passione. «Büehli! Büehli». I cori sono tutti per lui. E anche i cechi applaudono. «È stato un momento toccante», ammette l’eroe della serata. «Ricevere così tanta considerazione da parte della gente significa molto per me. Mi sono emozionato». Con due gol in meno di 5 minuti, segnati tra il 24’ e il 29’, l’attaccante del Davos ha spaccato lo scontro diretto per il primo posto, permettendo ai rossocrociati di volare sul 3-1 dopo un primo tempo combattuto e a tratti complicato. Un doppio vantaggio rivelatosi poi decisivo. Nel finale la Cechia ha spinto, Kubalik ha accorciato le distanze e sfiorato il pareggio, ma il 4-2 di Richard ha consegnato definitivamente i 3 punti alla convincente squadra di Patrick Fischer.

Andres Ambühl ha anche stabilito un nuovo record di punti in Nazionale: con 144 si è lasciato alle spalle Jörg Eberle, raggiunto sabato con il gol al Canada, anche quello prezioso. «I primati personali fanno piacere, sono cosciente di aver fatto qualcosa di particolare, che non capita tutti i giorni, ma avrò tempo per pensarci in futuro. Adesso conta solo il risultato della squadra. Vogliamo continuare su questa onda positiva. Sono felice per le mie due reti perché sono servite a vincere un’altra bella partita. Magari farò un regalo a Corvi per l’assist sul 2-1».

Umile come sempre, «Büehli» incassa anche i complimenti del suo allenatore: «Onestamente, non so come faccia a pattinare ancora così a quasi 40 anni», dice Patrick Fischer. «Sono stato anch’io giocatore di hockey e so cosa vuol dire. Vedere la sua gioia, la sua passione, è incredibile. Anzi, è folle. Büehli non è qui a fare la comparsa. È un protagonista sul ghiaccio e un vero leader».

Ora la Lettonia

Ancora a punteggio pieno dopo sei gare, la Svizzera si è assicurata il primo posto nel Gruppo B con una giornata d’anticipo. Non è più raggiungibile, né dalla Cechia, né dal Canada, che si contenderanno il secondo rango in uno scontro diretto. La partita di martedì sera contro la Lettonia sarà più importante per i padroni di casa, a caccia del quarto posto, che per noi. La testa degli elvetici sarà già al quarto di finale di giovedì, sempre a Riga. Probabilmente contro la Germania, a meno che alla Danimarca non riesca una grande impresa contro Svezia e/o Finlandia.

I rossocrociati avranno il lunedì libero. «Stiamo vivendo settimane stressanti ed è importante recuperare bene», spiega Fischer. Contro la Cechia il coach rossocrociato ha lasciato a riposo Genoni, Glauser e Bertschy, ritoccando tre linee su quattro. Malgin è tornato al centro, con Fiala e Ambühl, mentre Corvi ha giocato all’ala di Hischier, insieme a Niederreiter. «Devo fare i complimenti a Enzo», prosegue Fischer. «Non aveva mai giocato all’ala in vita sua, ma se l’è cavata benissimo. Ho voluto cambiare i terzetti per creare nuove dinamiche e dare nuovi impulsi. In questo modo i giocatori sono costretti a comunicare di più per trovare le soluzioni migliori. Anche nella partita contro la Lettonia lascerò fuori dei titolari. Dosare le energie in vista della fase ad eliminazione diretta è fondamentale. In questo momento non abbiamo infortunati, e me ne rallegro. Restare a Riga per il quarto di finale è anche una cosa positiva». Con la speranza che il viaggio a Tampere sia solo rinviato. È lì, infatti, che si giocheranno semifinali e finale.

Fischer spende anche qualche parola sulla partita con la Cechia: «Nonostante i cambiamenti nella formazione, mai provati in allenamento, il power-play ha prodotto due reti. Difensivamente siamo stati ancora solidi. Come contro il Canada, abbiamo di nuovo reagito al vantaggio avversario. Abbiamo carattere».

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