Formula 1

Verstappen sogna la leggenda, il duo McLaren la prima gloria

Ad Abu Dhabi Norris, Verstappen e Piastri si contendono il titolo - Il team di Woking infine tocca le “papaya rules”: «Agiremo per vincere il titolo piloti»
Sarà lotta fino all'ultima curva sul circuito di Yas Marina, Norris conduce davanti a Verstappen e Piastri. ©Denes Erdos
Maddalena Buila
06.12.2025 06:00

Tre nomi e un solo trono da conquistare. Max Verstappen lotta per tenersi stretto lo scettro per la quinta volta consecutiva, impresa riuscita solo alla leggenda Michael Schumacher tra il 2000 e il 2004, Lando Norris e Oscar Piastri invece scalpitano per scoprire che emozione si prova ad alzare la coppa al cielo.

L’attesa è finita. Dopo un anno di emozioni, la stagione 2025 di Formula 1 arriva al suo epilogo, ovvero il GP di Abu Dhabi. Il pubblico, va detto, ha già assegnato da settimane il trofeo all’alfiere della Red Bull, capace di riaprire clamorosamente una stagione che sembrava blindata anzitempo dalle McLaren. Ma non saranno i tifosi a decretare il vincitore. Sarà Yas Marina, ancora una volta teatro di un ultimo atto da brivido. I presupposti sono incandescenti. Nelle prove libere del venerdì, Norris ha fatto la voce grossa, dominando entrambe le sessioni. Verstappen gli è però stato alle calcagna, portandosi ad appena otto millesimi dall’inglese nella prima frazione. Ottimi presupposti per vederne delle belle.

Come siamo arrivati qui?

Ma come siamo arrivati a un finale di stagione con addirittura tre piloti ancora in corsa per la vittoria? La risposta semplicistica è questa: la McLaren ha da subito avuto l’auto più veloce, ma con la sua scelta di non puntare su un conducente favorito ha perso moltissimi punti qua e là. Max Verstappen, invece, è obiettivamente lo squalo più feroce del paddock, che nonostante non abbia una vettura super performante, si rende protagonista di gare magistrali. La risposta più dettagliata racconta invece di un’annata iniziata nel segno dello stradominio McLaren. La vittoria al debutto stagionale in Australia di Lando Norris ha dato il tono a un campionato che sin da subito non sarebbe stato di mera comparsa per le papaya. Nel corso dell’anno, Norris e Piastri si sono ritagliati un posto tra i protagonisti assoluti grazie a successi regolari.

Nonostante un debutto poco brillante, Max Verstappen ha invece mostrato quanto sia difficile considerarlo sconfitto fin quando i conti si chiudono. Con una rimonta impressionante nelle ultime gare, è riuscito a riportarsi in gioco: la vittoria nel penultimo atto in Qatar ha ridotto a soli 12 punti il distacco da Norris. Così, prima di Yas Marina: l’inglese comanda con 408 punti, Verstappen lo tallona a 396, e Piastri non è lontano con 392 (vedi sotto per gli scenari al titolo). Tre contendenti, come non accadeva dal 2010. Per mettere in bacheca il titolo piloti servirà un mentale di ferro. Sì, chi si dimostrerà più forte di testa si porterà a casa la vittoria. E poi, come sempre, servirà anche un pizzico di fortuna.

Solo contro tutti

Alla vigilia del gran finale, Verstappen ha scelto un approccio quasi beffardo: «Per me è un plus lottare per il titolo», ha confessato l’olandese, risputando la pressione e trasformando la sua rincorsa in un’arma psicologica. «Non mi aspettavo proprio di trovarmi in questa situazione», ha rincarato la dose il campione uscente. «Tanto è vero che i miei genitori non saranno presenti ad Abu Dhabi. Mio padre sarà addirittura impegnato in una gara di rally». Insomma, mentre i due alfieri McLaren avranno accanto i loro cari, l’olandese potrà contare solo sulla sua forza mentale. Senza nulla da perdere, ha più volte sottolineato, potrà guidare libero. Una condizione che solitamente si rivela estremamente pericolosa per i suoi avversari.

Doha e i nervi a fior di pelle

A Doha è infatti arrivato l’ennesimo colpo di scena. Il Mondiale si poteva già chiudere in Qatar, su una pista su cui è difficile superare, ma la McLaren ha peccato in lucidità. Succede quando ti giochi tanto. Dopo una safety car anticipata, la decisione della squadra di Woking di non fermare i suoi piloti si è rivelata disastrosa. Ne ha approfittato Verstappen, optando per il pit stop e conquistando 25 punti pesantissimi. Piastri ha chiuso al secondo posto. Norris solo quarto. Un risultato che ha fatto saltare in aria ogni previsione. Da un margine rassicurante il leader del Mondiale si è trovato in bilico.

Ma non è stata solo la pista a far discutere. Il pilota inglese è infatti giunto ai piedi del podio grazie a un sorpasso sul finale a Kimi Antonelli, su cui si è scatenata una pioggia di accuse. Alcuni addetti ai lavori Red Bull hanno insinuato che l’italiano avesse “facilitato” il sorpasso a Lando, aiutandolo in classifica. Una insinuazione grave, che ha portato il pilota della Mercedes a essere subissato di insulti online. Red Bull ha poi chiesto scusa, senza però riuscire a cancellare un’ombra pesante su un weekend già al limite della tensione. Il quarto posto di Norris, ad ogni modo, gli ha permesso di conquistare due punti. Pochi? Mah, chiedetelo a Schumacher che nel 2003 strappò a Räikkönen il titolo per due lunghezze. Oppure allo stesso Kimi che quattro anni più tardi s’impose su Hamilton e Alonso per un solo punticino. Stessa distanza con cui, la stagione seguente, Hamilton beffò Massa. O chiedete allo stesso Verstappen com’è stato vincere nel 2021. Un niente, anche una decisione controversa, può decidere le sorti della F1.

Pronti a cambiare le cose

E allora - finalmente, verrebbe da dire - anche la McLaren ha fatto una scelta. La scuderia di Woking ha ritoccato le “papaya rules”. «Useremo il buon senso. Se man mano che la gara procede diventa chiaro che entrambi non possono vincere, allora faremo ciò che è nel miglior interesse della squadra per cercare di vincere il campionato piloti», ha sentenziato Zac Brown. Tradotto: qualora le cose si mettessero male, Oscar Piastri dovrà sacrificarsi per il compagno e leader Lando Norris. Tra i due, intanto, c’è già maretta. Spinto dai giornalisti, giovedì l’inglese aveva risposto alla delicata domanda se avrebbe potuto beneficiare di un aiuto da parte dell’australiano. «Non credo che lo chiederei, spetta a Oscar decidere». «Non ne abbiamo parlato - aveva ammesso Piastri -. Non ho una risposta da dare finché non saprò cosa ci si aspetta da me». Bene, ora lo sa. Non il massimo per colui che ha indossato la corona virtuale prima di crollare sotto la pressione. Difficile dire come reagirà a Yas Marina. Ad ogni modo, alle 15.30 circa di domani tutto questo sarà storia. E la F1 conoscerà il suo nuovo re.

Gli scenari 

Lando Norris titolato se: va a podio; è 5. ma Verstappen non vince; è 6. e né Max né Piastri vincono; è 8. ma Verstappen non fa meglio del terzo posto e Piastri non vince; è 9. ma Verstappen non sale sul podio e Piastri non vince; è 10. ma Verstappen non va a podio e Piastri è al massimo terzo; non fa punti ma Verstappen non va a podio e Piastri chiude al massimo terzo.

Max Verstappen titolato se:  vince e Norris è al massimo 4.; è 2. e Norris è al massimo 8. e Piastri non vince; è 3. e Norris è al massimo 9. e Piastri non vince.

Oscar Piastri titolato se: vince e Norris è al massimo 6.; è 2. e Norris finisce al massimo 10. e Verstappen al massimo 4.