Nella mediocrità generale si salva solo Cimignani

Diamo le pagelle ai bianconeri dopo la brutta sconfitta al Wankdorf.

Del tutto incolpevole sulle prime tre reti giallonere, è invece parzialmente sorpreso dalla gran botta di Lustenberger.

È il solo difensore senza responsabilità dirette sui gol presi, ma dalle sue parti Garcia e Males fanno ciò che vogliono.

Ruvido fisicamente e valido nel gioco aereo, macchia la sua prova perdendosi Nsame sull’azione che vale il 3-0.

Sul primo gol sbaglia l’intervento. Un errore che poi lo porta a vivere un pomeriggio disordinato, in totale affanno.

Toccato duro da Janko, esce al 22’ con il punteggio già sull’1-0. In casa Lugano il ruolo di terzino sinistro resta stregato.

La sua prova, piena di controlli e appoggi sbagliati, sembra un’estensione della finale di Coppa. Spiana inoltre la strada a Males per il cross che vale l’1-0, con un movimento senza senso.

Non riesce mai a cambiare ritmo, finendo con l’essere sopraffatto dagli eventi. Peccato, perché le qualità col pallone tra i piedi ci sono.

Nel primo tempo non azzecca una sola cosa. Non una. Giustamente sostituito, non torna in campo per la ripresa.

Capitano di giornata, fatica a creare gioco, eccezion fatta per un assist sciupato da Aliseda al 44’.

Di palloni giocabili, dalle sue parti, non ne arrivano quasi mai. Ma lui non fa quasi nulla per venire incontro ai compagni.

Ha sui piedi il gol del 3-1 e l’unica grande occasione del primo tempo, ma la sciupa sparando addosso a Racioppi.

Subentrato a freddo ad Arigoni, è totalmente in balia degli eventi. Sul 2-0 Monteiro lo brucia con estrema facilità.

Fa meglio di Bislimi, pur senza impressionare.

Entra con il piglio giusto e dà un po’ di brio alla manovra d’attacco, trovando pure la rete del definitivo 4-1.

Assiste al naufragio dei suoi, totalmente privi di mordente, alternando agonismo e rassegnazione. I suoi impulsi questa volta non passano.