Hockey

Ora anche il Lugano sgomita nel mucchio della classifica

In novembre i bianconeri hanno recuperato terreno, ma tra le prime 6 solo il Bienne rallenta - La lotta per playoff e pre-playoff coinvolge 12 squadre su 14: il Ginevra fa corsa a sé, l’Ajoie ha mollato
© Keystone/Pablo Gianinazzi
Fernando Lavezzo
24.11.2022 06:00

Dopo un mese e mezzo, il Lugano è tornato nelle prime 10, in zona pre-playoff, a 4 punti dal 6. posto del Friburgo. Un traguardo più simbolico che concreto (il Langnau, penultimo, è a -4), ma indicativo del buon momento dei bianconeri. Bravi a trovare continuità nei risultati (5 vittorie nelle ultime 6 partite) e a sfruttare i rallentamenti di Ambrì (ripartito bene dopo la pausa), Berna e Davos per tuffarsi nel mucchio del centro classifica.

È difficile interpretare una graduatoria in cui 4 squadre hanno disputato 23 partite e altre solo 18 o 19. Un paio di tendenze, però, sembrano incontrovertibili. Il Ginevra fa corsa a sé, con una costanza impressionante e una media di 2,36 punti a partita. Sono ben 11 le lunghezze sulla prima inseguitrice, il Bienne. Solo una volta, storia del 18 e 23 ottobre, la squadra di Cadieux ha perso due gare di fila. Ora è in serie positiva da 4 incontri, con 7 successi negli ultimi 8. In coda, l’Ajoie è stata la prima squadra a chiamarsi fuori dalla corsa ai pre-playoff, ora lontani 11 punti. I giurassiani hanno perso 15 degli ultimi 17 match.

Si sono inceppati i seeländer

Tolti i due estremi, la classifica lascia aperti innumerevoli scenari. Il Bienne, con i suoi 41 punti, sembra ancorato alla «top 6», sinonimo di accesso diretto ai quarti di finale, ma è pur sempre reduce da 4 sconfitte di fila. Dopo la clamorosa serie di 10 vittorie inanellate tra il 7 ottobre e il 4 novembre, i seeländer si sono inceppati. Per non venire risucchiati nella mischia, dovranno reagire presto. L’Ambrì Piotta, prossimo avversario di Gaëtan Haas e compagni (venerdì sera alla Gottardo Arena), è avvisato.

Il Rapperswil, terzo, sta attraversando l’ennesimo periodo positivo: con 4 vittorie nelle ultime 5 ha reagito a una parentesi negativa di 3 KO. Gli ZSC Lions, quarti (ma terzi per media punti) stanno vivendo un mese di novembre d’assestamento (4 partite, 4 punti), dovuto anche al loro bizzarro calendario, condizionato dai ritardi della nuova pista (inaugurata il 18 ottobre dopo 8 gare in trasferta) e dalla partecipazione alla Champions. Nella scintillante SwissLife Arena, la squadra di Grönborg è ancora imbattuta: 5 successi su 5. Un altro avvertimento per i leventinesi, attesi sabato a Zurigo.

Ok, il ritmo è giusto

Partito male (6 sconfitte nelle prime 9), il Friburgo ha vinto 7 delle successive 10, impiegando meno del Lugano per trovare il giusto ritmo. In classifica il Gottéron è 6., dietro allo Zugo, ma è 5. per media punti. Se il Lugano vorrà ridurre ulteriormente il gap dal «top 6», venerdì dovrà cercare il colpaccio alla BCF Arena. Una pista in cui i Dragoni hanno già subìto 5 sconfitte, tante quante quelle rimediate nell’intera scorsa regular season.

Lo Zugo, ancora lontano dal rendimento delle ultime 5 stagioni regolari (sempre chiuse ai primi due posti), potrebbe aver trovato la costanza a lungo cercata. Sabato ha perso all’overtime contro il Losanna, ma prima aveva vinto 5 volte di fila.

Chi cala e chi vola

Strana squadra il Davos. Dopo aver alternato mini-serie nerie negative e positive, i grigionesi stanno conoscendo un periodo di magra, con 6 KO negli ultimi 7 impegni. Basti dire che il 25 ottobre, dopo aver battuto l’Ambrì, erano quarti, con 12 punti in più del Lugano. Ora sono settimi, con un margine sui bianconeri ridotto a 3 lunghezze. Lo stesso 25 ottobre, il Kloten era ultimo, a 14 punti dal Davos. In meno di un mese gli aviatori sono risaliti all’ottavo rango, ad un punticino dai grigionesi. A pari punti con la neopromossa c’è il Berna. Gli alti e bassi degli Orsi hanno convinto la dirigenza a cambiare allenatore, nonostante il 6. posto prima della pausa. Un rischio, considerando che lo spogliatoio era legato a Johan Lundskog. Con Tony Söderholm sono già arrivate due sconfitte. Non esattamente l’inizio sperato.

Il Lugano ha agguantato l’Ambrì a 29 punti, con una gara in meno. Ora la squadra di Gianinazzi ha davanti a sé 4 trasferte. Un bell’esame di maturità. I leventinesi, dal canto loro, hanno reagito alle 8 sconfitte filate con due vittorie post-pausa. I prossimi avversari – Bienne, ZSC, Losanna, Rappi e Ginevra – diranno tanto sulla rinascita biancoblù.

A sua volta reduce da un cambio di allenatore, il Losanna ha vinto due delle ultime tre e si candida alla rincorsa. Aveva perso 6 delle 7 precedenti. Il Langnau, reduce da 3 KO, deve decidere cosa vuole fare: restare attaccato ai pre-playoff o far compagnia all’Ajoie?

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